Intervista a: MARIANGELA CAMOCARDI! Giveaway: il romanzo "La signora del lago"
Tutto sui libri con la collaborazione degli autori stessi e delle casa editrici vi darà la possibilità di ricevere un libro gratis ogni qualvolta ci sarà la possibilità. Per riceverlo dovete commentare e le interviste e recensioni entro un dato termine. Tra tutti i commentatori ne verrà estratto uno! Buona fortuna...
La trama...
Fingendosi un'istitutrice, Enrichetta Donati accede all'aristocratica dimora del conte Montefuschi. Enrichetta però ha un piano segreto: vendicare la sorella, sedotta dal cinico libertino Almerico, erede del gentiluomo. I progetti della giovane donna sono però ostacolati dall'intervento del fantasma di Rabella, che si aggira tra le antiche mura, e dalle insidie di Teodora, l'altera contessa. Ma un'indesiderata attrazione per Almerico sconvolge il suo cuore: potrà Erichetta davvero ignorarla?
Un romanzo carico di passione e ricco di suspance. Da non perdere!
MARIANGELA CAMOCARDI
L'intervista...
Ciao Mariangela, benvenuta nel mio blog e grazie per la tua
disponibilità.
Grazie a te, Irene, per
avermi invitata. Sono contenta di essere ospite del tuo blog, mi auguro anche
di riuscire gradita alle amiche lettrici che lo frequentano.
Mariangela sei una delle più
popolari e amate autrici italiane di
romanzi storici Mondadori. E popolare è il
tuo Camocardi touch. Ogni tuo romanzo è una certezza. Ed io ho apprezzato molto la terza edizione di
“Tempesta d’amore” e “ La signora del lago” che ho recentemente avuto il
piacere di leggere. Come è stato il tuo esordio e come è nata la tua passione
per la scrittura?
Dalla lettura, naturalmente. Sono
una divoratrice di libri da quando ho imparato l’ABC. A un certo punto,
leggendo altri autori, ho iniziato a ragionare in termini di: “Quel capitolo lo
avrei esplicato in un modo diverso.” Oppure: “Quella situazione l’avrei
descritta con una sequenza più incalzante…” insomma, è finita che, sebbene con
molto scetticismo in proposito, ho provato a scrivere qualcosa io stessa, più
che altro per vedere se ne ero capace, dato che la speranza di pubblicare un
romanzo, allora come adesso, era abbastanza velleitaria.
Esordisci appunto nella collana I Romanzi Mondadori con “ Nina tricolore” come nasce questa
storia, dove hai trovato l’ispirazione e l’idea?
Il Risorgimento è uno dei
periodi, nella complessa Storia italiana, che preferisco quasi in assoluto.
Forse perché nella piazza dove ho giocato da bambina c’era un monumento a
Garibaldi, eroe tra i più carismatici
dell’Unità d’Italia. Per venire al romanzo, come tutti sanno il Lago Maggiore
ha una sponda piemontese e una lombarda, e a volte sentivo narrare dai vecchi che
quando gli austriaci erano stanziati nel Lombardo-Veneto, cioè sulla riva di
fronte, alcuni patrioti ricercati dalla loro famigerata polizia riuscirono a
sfuggire all’arresto e ad approdare a Intra, accolti e messi in salvo dalle
autorità locali dell’epoca. Gli
austriaci arrivarono davanti al porto di Intra con un’imbarcazione armata di
cannoni, esigendo la consegna dei cospiratori. La popolazione intera accorse
però in massa e si schierò in difesa dei patrioti, pronti a respingere gli
sbirri con forconi, roncole, bastoni e qualunque arma disponibile. Gli
austriaci furono presi a loro volta a cannonate dal promontorio della
Castagnola e dovettero battere in ritirata prima di venire colati a picco, tornando a Laveno con la coda tra le gambe.
Da questo episodio storico ho scritto Nina del Tricolore.
La tua bibliografia è considerevole. Tra i tanti romanzi ce
ne sono due che mi hanno colpito per la
loro trama “Il talismano della dea” e “Lo scorpione d’oro”. È solo una mia
impressione o si discostano un po’ dal
tuo solito genere?
In realtà in parecchi miei romanzi c’è mistero,
paranormale e sfumature gialle. In Appuntamento al buio, per citare un titolo,
c’è un assassino che si aggira in un castello mietendo vittime. Con Lo
scorpione d’oro mi sono voluta cimentare nel noir, mentre nel Talismano ho
costruito una storia basata sulla reincarnazione e il soprannaturale, argomenti
che conosco in modo approfondito. E benché la struttura di questi romanzi è
articolata in maniera diversa dal romance classico, la parte romantica non
viene penalizzata. L’amore fa parte del nostro quotidiano e io amo scrivere
storie in cui anche i sentimenti sono protagonisti. Disconoscere tale assioma
sarebbe assurdo: l’intreccio amoroso lo troviamo in quasi tutti i generi di
narrativa.
Chi è Mariangela Camocardi quando non è intenta a scrivere?
Come trascorri le tue giornate?
Le mie giornate sono uguali a
quelle di tante donne, suppongo: mi divido tra impegni familiari e professionali. Adoro la lettura ma mi piace anche
tenermi in forma, per cui pratico yoga e vado a camminare almeno un paio di
volte la settimana. Trascorro parecchio tempo davanti al pc e gambe e schiena
ne risentono. L’attività fisica non mi pesa affatto, tuttavia, e preferisco spostarmi
con la bicicletta anziché con l’auto (se
non diluvia, ovvio). Cerco di usare la macchina solo per lo stretto indispensabile
perché sono ecologista e nel mio piccolo
voglio contribuire a non inquinare il nostro malridotto pianeta. Dovremmo tutti
rispettare la Terra
e la Natura evitando
di abusarne in modo così distruttivo. Non ne abbiamo altre di ricambio, temo.
A quale dei tuoi libri ti senti più legata e perché? Da
lettrice, invece, quale libro ti porti nel cuore e perché?
In testa alla classifica metto
Tempesta d’amore, Sogni di vetro, il
Talismano della dea. Seguiti da I Pirati del lago, Nina del tricolore, Lo
scorpione d’oro, Luna di primavera e Ciribalà. Quanto alle letture che
prediligo, nel mio cuore serbo un numero incalcolabile di libri, dalle favole
di Andersen alle avventure di Salgari. E poi Dickens, Stevenson e De Amicis ,
l’Iliade e l’Odissea, Virgilio e
l’Eneide. E Cronin, con E le stelle stanno a guardare, Steinbeck con La valle dell’Eden, Canne al
vento di Grazia Deledda, La ragazza di Bube di Cassola e moltissimi altri
scrittori contemporanei, anche di romance. Insomma, dovrei fare un elenco interminabile
dei libri che ho letto e amato, spaziando in ogni genere e argomento. Ognuno di
essi mi ha dato qualcosa che mi ha arricchito, per cui preferirne uno in
particolare piuttosto che un altro sarebbe come far un torto agli esclusi.
Il quale momento della giornata e il quale luogo ti dedichi
alla stesura dei tuoi romanzi? E negli anni le tue abitudine sono rimaste le
stesse o sono mutate nel tempo?
Forse sarebbe meglio dire che tranne quando
dormo, Ia mia testa non stacca mai da ciò che sto scrivendo. Per farti un
esempio, avevo terminato da un po’ il Talismano della dea ma ho “sentito” addosso
i suoi protagonisti per mesi. Impiego un certo lasso di tempo per uscire da un
romanzo e dedicarmi a un nuovo progetto. Ho un mio angolo scrittura in
soggiorno, ma mi porto il notebook ovunque, anche sul tavolo della cucina. Le
abitudini di scrittura sono rimaste praticamente le stesse di quando scrivevo i
primi romanzi con la mia Olivetti (che conservo ancora). L’unica innovazione
consiste nel fatto che ora elaboro una
sinossi, spesso scritta a mano, e relative schede dei capitoli e dei vari
personaggi. Nella fase iniziale della
stesura di un testo sono irrequieta e nervosa e devo occuparmi anche di attività
manuali perché questo mi consente di selezionare le idee e mettere a fuoco la
storia in embrione. Durante la revisione definitiva se potessi non mi
staccherei mai dal computer. Ho tuttavia necessità fisiologiche che alla fine
prevalgono… naturalmente ho sempre a portata di mano carta e penna, come il
tenente Colombo, e alla fine mi ritrovo circondata da un’allucinante miriade di
foglietti fitti fitti di appunti che a volte io stessa stento a decifrare.
Il tuo sito http://www.mariangelacamocardi.net/camocardi2/index2.htm
all’apertura accoglie il visitatore con una frase: Vale sempre la pena di
credere nei propri sogni. Quali sono i sogni di Mariangela Camocardi e quali i
progetti per il futuro?
Ho ancora molti sogni da realizzare,
Irene. I sogni sono il carburante che tiene acceso il motore dell’entusiasmo,
essenziale nel nostro mestiere: gli sforzi per realizzarli traggono energia proprio
dalle conquiste che si ottengono sul campo. Il Sogno più importante (notare la lettera
maiuscola) è la libreria. Ci sono appena arrivata con Ciribalà, intendiamoci, ma
trovare posto sugli scaffali con un romanzo destinato agli adulti o, perché no,
con un romance, rappresenterebbe una bella soddisfazione per me. Scrivo da più
di 20 anni e credo di essermi meritata di entrare in una libreria e vedere un
romanzo firmato Mariangela Camocardi. Progetti ne ho anche troppi, figurati,
tra cui creare un personaggio seriale, scrivere un noir che più noir non si
può, pubblicare un fantasy per ragazzi a cui tengo molto perché l’ho dedicato
ai mie tre nipoti Matteo, Elisa e Miriana, eccetera…
Io ti ringrazio di cuore per
la tua disponibilità a questa intervista e ti saluto. Vuoi aggiungere qualcosa?
Sono io a ringraziare te, Irene per l’opportunità
che mi hai dato di raccontarmi alle lettrici! Mi limito ad aggiungere una sola
cosa, anzi, a lanciare un appello alle case editrici affinché smettano di
considerare la narrativa di intrattenimento come il romance la Cenerentola
dell’editoria. Esiste un pubblico - abbastanza cospicuo stando alle statistiche
- che vuole leggere belle storie d’amore, anche di autrici italiane. Un
pubblico che deve essere rispettato quanto i lettori che prediligono altri
generi. Non se ne può più di editori che
fanno solo strategie di convenienza elitaria ed economica sui libri da
pubblicare, tagliando fuori tutto ciò che per loro è poco proficuo in termini
di guadagno.
Il romanzo che potreste ricevere dopo aver commentato...
La signora del lago
La trama...
Fingendosi un'istitutrice, Enrichetta Donati accede all'aristocratica dimora del conte Montefuschi. Enrichetta però ha un piano segreto: vendicare la sorella, sedotta dal cinico libertino Almerico, erede del gentiluomo. I progetti della giovane donna sono però ostacolati dall'intervento del fantasma di Rabella, che si aggira tra le antiche mura, e dalle insidie di Teodora, l'altera contessa. Ma un'indesiderata attrazione per Almerico sconvolge il suo cuore: potrà Erichetta davvero ignorarla?
Un romanzo carico di passione e ricco di suspance. Da non perdere!
Commentate: potreste ricevere il romanzo autografato "La signora del lago" offerto dall'autrice stessa!
Avete tempo fino al 30 settembre!!!
Complimenti irene ^^ seguirti è sempre un piacere anche se non posto sempre dei commenti... le tue interviste sono belle, dettagliate e scritte molto bene...
RispondiEliminacomplimenti...
Di Mariangela Camocardi ho letto solo Tempesta d'Amore e devo dire che mi è rimasto nel cuore... il suo modo di scrivere, di coinvolgere il lettore è fantastico... complimenti davvero ^^
speriamo di aver fortuna con questo sorteggio ^^
chi lo sà :D
Ciao ancora
Arianna1989
Cara Irene, di nuovo grazie per avermi ospitato nella tua bella casa letteraria. Mi sono sentita un'amica accolta a braccia aperte, più che un ospite.
RispondiEliminaUn abbraccio a te e a tutte le altre amiche che frequentano questo bellissimo blog.
Mariangela Camocardi
Grazie Mariangela!
RispondiEliminaUn abbraccio!
Grazie Arianna, gentilissima!
RispondiEliminaLei oltre ad essere una certezza è anche emozione allo stato pure. Oltre ad una brava scrittrice una persona bellissima.
RispondiEliminaUn bacione ^^
Arianna, Irene, Alessandra, un grande abbraccio da parte mia!
RispondiEliminaMariangela Camocardi
Bellissima intervista Irene.
RispondiEliminaMariangela... è sempre meraviglioso leggere un tale entusiasmo in un'autrice brava ed affermata come te!
In bocca al lupo per tutti i vostri progetti!
Si scopre sempre qualcosa di nuovo su questa autrice mai banale e lontana da qualunque forma di ipocrisia. Posso capire infatti che affermarsi nel panorama letterario con un nome italiano non è stato facile, ma basta guardarla in faccia per capire la forza che c'è dietro a quel sorriso luminoso. Personalmente adoro i suoi romanzi e la persona semplice e diretta che è Mariangela Camocardi,
RispondiEliminaUna bella intervista.
Livia
Per ora di questa autrice ho letto solo "L'angelo della notte" che ho apprezzato sia per la trama che per lo stile.
RispondiEliminaEmy
Sono molto grata a tutte le amiche che hanno lasciato commenti così affettuosi per me, ma soprattutto a Irene per aver voluto fare quella bella intervista con me. Un abbraccio anche a Libera (l'entusiasmo è quello che ci fa andare avanti), ma anche a Livia per l'affetto con cui mi segue.
RispondiElimina@ Emy, in edicola per tutto settembre trovi Tempesta d'amore, se vuoi leggere qualcos'altro scritto da me. Grazie per il commento.
Mariangela Camocardi
Eh si, veramente interessante. Sei bravissima davvero! sai cogliere i veri punti necessari di un'intervista!
RispondiEliminaprincipessa-rospetta@hotmail.it
Bellissimo!
RispondiEliminaPartecipo con estremo piacere!
sun.fairy@hotmail.it
Entro in questo blog per lasciare un commento a Francesca Baldacci e trovo anche te, con questa bellissima intervista.
RispondiEliminaQuindi un abbraccio e un augurio affinché tutti i tuoi progetti si concretizzino.
Ornella Albanese
Cara Ornella, grazie per il commento. Sto leggendo la tua ultima fatica, Il profumo dei sogni ( un po' a rilento perchè sono in fase controlli), e scorre che è un piacere. Ti auguro anch'io che i tuoi, di sogni, diventino una bella realtà.
RispondiEliminaUn bacio
Mariangela Camocardi
Grazie anche a Francesca la chicca e ad Alessia, per aver lasciato un commento.
RispondiEliminaMariangela Camocardi
Cara Mariangela,
RispondiEliminaho letto la tua bella intervista e devo dirti che mi ha molto colpito la tua considerazione finale, sulla narrativa di intrattenimento: hai perfettamente ragione. Perché il "nostro" genere (e con ciò comprendo sia romance che storie per riviste) deve essere considerato inferiore rispetto ad altri, quando possiede una sua concreta dignità e autrici preparate? Con quale diritto si catalogano in modo diverso scrittori e lettori?
Un abbraccio, ciao
Francesca Baldacci
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
RispondiEliminaIl commento sopra è stato eliminato perchè doppio, a titolo informativo :-)
RispondiEliminaCara Francesca, grazie del commento che mi hai lasciato. Come te, trovo ingiusto che si persista a giudicare "robetta da donne" un romanzo di sentimento, con tutti i soldi che fa guadagnare agli editori persino in tempi di crisi come questo. Personalmente non mi ritengo inferiore a scrittrici di altro genere, ma mi rendo conto che c'è solo una strada per ribaltare questa situazione: scrivere bene e offrire testi di qualità poi magari chi legge manco l'apprezza!).
RispondiEliminaUn abbraccio
Mariangela Camocardi
Molto interessante l'intervista e davvero intrigante il libro! Sono arrivata qui facendo "zapping"... E ne sono contenta!
RispondiElimina