Intervista a... FEDERICA BOSCO
Ciao Federica, benvenuta nel mio blog e grazie infinite per
la tua disponibilità.
Sono
una tua fan e sei una delle poche autrici italiane (circa una decina) che leggo
con molto piacere, mi affeziono ai tuoi personaggi e il tuo stile mi piace davvero
tanto. Precisato questo è inutile dire che ho letto tutti i tuoi libri…
Domanda
d’obbligo: cosa rappresenta per te la scrittura?
La
scrittura è il modo più democratico di esprimere sé stessi perché non ha
limitazioni di età, sesso e religione.
Prima
che diventasse un lavoro era il mio rifugio e mi ha aiutato a capire molto di
me stessa.
Hai
scritto una trilogia che ha riscosso grande successo: “Mi piaci da morire”, “L’amore non fa per me”,
“L’amore mi perseguita”… bestsellers. La protagonista è Monica che dopo poche
pagine diviene quasi un’amica reale che racconta la sua storia… Come è nato il
personaggio di Monica e la trilogia era prevista dall’inizio o si è creata
strada facendo?
La
trilogia non era prevista, ma avevo lasciato un finale aperto perché mi piaceva
l’idea di poter continuare a far vivere quel personaggio, Monica, che
rappresenta un po’ tutte noi: una trentenne in crisi, molto ironica e
innamorata dell’amore, che quando serve tira fuori una grande forza di
carattere, che crede nei rapporti sani, nell’amicizia e non cede a compromessi
inaccettabili.
Perché
è un modo immediato e diretto in cui mi sento a mio agio e che crea più empatia
col lettore.
Chi è
Federica Bosco nella vita di tutti i giorni? Ho letto che hai molte passioni ,
ce ne vuoi parlare?
Studio
ashtanga yoga da molti anni che pratico regolarmente, lo yoga e l’amore per gli
animali mi hanno portato negli anni a diventare vegana per cui mi diverto molto
a sperimentare piatti nuovi soprattutto etnici. Viaggio più che posso, leggo e
adoro la danza.
L’ultimo
tuo libro che ho letto, e qui sul blog recensito, è “S.o.S. Amore”. L’ho
divorato… Severino Colombo del Corriere
della Sera ti definisce “regina della chick lit”. Il tuo stile semplice , dal
ritmo veloce e dalla scrittura brillante non è facile da trovare nelle autrici
italiane. E spesso in libreria si preferiscono le straniere. Cosa pensi a
riguardo, i lettori italiani sono davvero tanto esterofili?
Al
contrario, mi sembra che si prediligano sempre e solo scrittori italiani e si
tenda a snobbare e ad etichettare tutto quello che esula da un certo tipo di narrativa.
La
“chick lit” in Italia è considerata di
serie Z, non è nemmeno presa in considerazione, è “roba da donne” e pertanto
sottovalutata. Spesso sento dire “non è il mio genere” e io rispondo “quindi
non sei ironico, non ami, e non hai mai sofferto per amore?” Poi ti leggono e
dicono :” Però mi sono divertito e ho anche riflettuto…non pensavo!”
Com’è
stato il tuo esordio? È stato difficile trovare una casa editrice? Il blog è
seguito da tanti autori esordienti e aspiranti. Che consiglio daresti loro nel
cercare una casa editrice?
Non è
stato difficile, ho solo seguito la strada classica: spedire il manoscritto alle
case editrici ed aspettare. Non c’è altra via, al massimo si può prendere un
agente.
Quali
sono i tuoi prossimi progetti letterari? Ci anticipi qualcosa?
Non
posso anticipare niente, ma il prossimo romanzo
uscirà dopo Natale ed è un progetto a cui tengo moltissimo e che mi sto
davvero divertendo a scrivere.
Ti
ringrazio moltissimo per la tua disponibilità e ti saluto. Vuoi aggiungere
qualcosa?
Fate
yoga e non mangiate carne!!
Un
bacione a tutti
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