Intervista a ALESSANDRA RAITI
Ciao Alessandra,
benvenuta nel mio blog e grazie della tua disponibilità.
Benvenuta a te e
grazie per lo spazio che dai agli scrittori esordienti e non.
Chi è Alessandra
Raiti nella vita di tutti i giorni? Ti racconti un po’?
Sono una ragazza dal
carattere sereno e riservato. Questo è quello che traspare di me a prima vista.
Chi mi conosce a fondo sa bene che non disdegno momenti di folle pazzia specie
quando mi trovo in famiglia (una famiglia unita e un po' pazzerella). Fin da
piccola ho l'abitudine di annotare su block notes fatti comuni o inusuali
rubati alla vita di ogni giorno, osservando con empatia e interesse il
comportamento umano. Da questi appunti sono infine nati una serie di racconti
di diverso genere e poesie che non seguono una metrica ben precisa. Sono
sposata da quattro anni anche se conosco mio marito da ben sedici. Adoro
svisceratamente i gatti ma, ironia della sorte, mio marito è allergico al pelo
dei magnifici felini, così che devo accontentarmi di "spupazzare"
quelli degli amici o quelli che incontro per strada... pena un'inevitabile fuga
dei selvatici a-mici!
Con la scrittrice e
collega Patrizia Catenuto hai scritto un libro spassosissimo di imminente
uscita COMICHE IN CASSA: tutto quello
che le cassiere non vi hanno mai detto!
Un’idea felice quella
di questo libro e sono certa avrà un gran successo. Ce ne parli un po’ ?
Questo libro è nato
quasi per caso prendendo spunto da una sorta di diario di bordo che con le
colleghe tenevamo in sala pausa e dove annotavamo tutte le castronerie dei
clienti ma anche le nostre. Un giorno Patrizia mi propose di farne un libro e
una folle come me non poteva certo tirarsi indietro, anche perchè il libro si
sarebbe scritto quasi da solo. Si tratta di un racconto goliardico sulla vita
in ipermercato e il rapporto cliente-cassiera. Un viaggio attraverso le manie,
le fobie e i comportamenti umani. E non siamo i primi ad utilizzare questo
argomento. Ho notato l'esistenza di numerosi blog di "commessi
frustrati" che raccontano le loro avventure/disavventure con clienti
particolari. Sembra che utilizzino la scrittura come una forma di riscatto o
sfogo verso la maleducazione, la prepotenza e spesso l'ignoranza di alcune
persone (parlo di persone, mettendomi in mezzo anch'io, perchè prima di essere
clienti siamo persone appunto). O semplicemente di condivisione con chi, come
loro, è a contatto diretto con la clientela. Non voglio che il nostro libro
comunichi questo, cioè amarezza. Credo che si debba prendere la vita, specie
quella lavorativa, con filosofia e un pizzico di humor.
In questo libro tu
hai curato anche le vignette, molto divertenti per altro. Da quando risale la
tua passione per il disegno?
Da sempre, da quando
ho capito che un foglio bianco rivelava per me una sorta di attrazione. Ho
riempito quaderni e album con disegni che venivano giù copiosi senza rendermene
conto. Spesso mi capitava di lasciare messaggi a mia madre (quando non era a
casa) su un foglietto, aggiungendo ogni volta una vignetta a tema. Anni dopo ho
scoperto che mia madre li aveva conservati gelosamente tutti, a mia insaputa.
Rivedendoli, divertita, ho avuto l'intuizione di aver talento se pur solo come
autodidatta.
Hai altri progetti
editoriali di cui ti va di anticiparci qualcosa?
Ho in programma la
pubblicazione di un racconto noir-surreale, una silloge di poesie di cui alcune
in dialetto siculo e svariati racconti in fase di compimento.
Bè, ne approfitto per
lanciare un appello ai genitori moderni: fate leggere di più i vostri figli,
acquistate per loro meno giocattoli inutili e costosi e più libri educativi.
Concordo!
Bellissima intervista, complimenti a tutte e due...
RispondiEliminaCompratevi il libroooo non ve ne pentirete!!!