DEDICATO A ... Stefania Auci, Moray Place 12 e Hidden in the dark
Il post di oggi DEDICATO A... apre una serie di incontri con autori e autrici di cui approfondiremo la conoscenza. Tutti gli appassionati di storie vampiresche di qualità non possono perdere questo:
DEDICATO A... STEFANIA AUCI
L'intervista...
Ciao Stefania e benvenuta sul mio blog, ti ringrazio molto
per la tua disponibilità.
E io ringrazio te per la pazienza biblica che hai avuto con
me. Ti chiedo pubblicamente scusa per averti fatto attendere tanto.
Chi è Stefania Auci. Ti racconti brevemente?
35 anni, mamma di due bimbi, disoccupata e non per scelta,
cantastorie (non scrittrice) per vocazione, lettrice per necessità ( tipo aria
che respiro). Vivo a Palermo, adoro il mare e i viaggi nella Old Britain.
Ho letto con piacere il tuo libro “ Hidden in the Dark” e a
seguire ci sarà la mia recensione. Ci parli del tuo libro?
Ecco… questo è un assaggio. Sì, proprio così. Un assaggio
di ciò che i lettori potrebbero trovare nelle pagine di Moray Place 12,
Edimburgo, da cui queste slices of life sono tratte. Il primo è un racconto
lungo a se stante, gli altri due sono dei fixed point nei volumi che ho
scritto… e che spero che raggiungano il cuore di un editor, prima o poi.
Tu hai un blog molto interessante appunto, che porta il nome proprio del
luogo dove è ambientato il tuo romanzo. Ce ne parli?
Il blog nasce su suggerimento di Elisabetta Bricca. È un
luogo virtuale che mi è molto caro, in cui ho postato parti dei romanzi e dei
miei progetti, racconti ma anche recensioni, considerazioni di varia natura… le
foto che vi trovate sono quasi tutte mie. Parlo anche delle mie letture, un
elemento imprescindibile per chi, come me, ama scrivere. Non si può scrivere
bene se non si legge tanto.
Parliamo di note dolenti. Cosa pensi dell’editoria italiana
nei confronti degli esordienti? Cosa cambieresti?
Se dicessi davvero ciò che penso… ci sarebbero tanti, tanti
asterischi! No, scherzo…
L’editoria italiana è chiusa. Esterofila. Poco coraggiosa.
Conservatrice. Non accetta nulla che non si discosti nemmeno lontanamente dal
panorama attuale e poi piangono sui cali di vendite, senza tener conto
dell’alto prezzo dei libri e della offerta poco diversificata che offrono.
Le piccole case editrici che investono sugli esordienti
sono penalizzate da una distribuzione carente e vengono guardate con distacco
da parte degli editori medio-grandi. Io posso dichiarare con orgoglio di non
aver pagato la 0111 per pubblicare e questo è un altro motivo che mi fa urlare
allo scandalo. L’editoria a pagamento. In altri stati, essa esiste e vi sono
anche librerie dedicate a questo tipo di prodotti. I volumi hanno un’effettiva
commercializzazione e un rispetto maggiore, cosa che qui non accade. In Italia
pagare significa essere mediocri, tuttavia non è sempre così: conosco autrici
notevoli che hanno pubblicato a pagamento e dopo sono riuscite a trovare degli
editori che hanno investito su di loro. Trovo comunque vergognoso che si
speculi sui sogni e le aspirazioni di tante persone che investono tempo e
denaro, da parte di editori senza scrupoli che tali non sono.
Hai progetti per il prossimo futuro? Ci anticipi qualcosa?
Progetti s’… anticipazioni…ni. Chiamiamola scaramanzia…
Ti ringrazio e ti saluto. Vuoi aggiungere qualcosa?
Nulla se non ringraziarti ancora per la tua gentilezza.
Spero che anche altri lettori possano gradire Hidden come è piaciuto a te!
Come già accenato da Stefania, il suo blog Moray place 12 è un luogo
virtuale dove potrete conoscere meglio l'autrice stessa attraverso i suoi post,
ma potrete anche addentrarvi nel vivo di Edimburgo e dintorni... e chissà
non incontriate nei meandri qualcuno o qualcosa di molto interessante...
Racconti tratti dalla saga Moray Place 12,
Edimburgo:
1978
Natale a Heriot Row
tutti ambientati a Edimburgo.
Tutti e tre
ruotano inquietanti intorno alla casa situata a Moray Place 12 e alle storie di
chi vi ha vissuto.
Sono
racconti paranormali. Originali e ipnotici. Dove i due vampiri Samuel Gregor e
Oliver Gordon l’uno creatore dell’altro vivono pacificamente come fratelli,
quasi in una sorta di famiglia.
Il
loro aspetto bello e aristocratico, lo sguardo splendido e terribile al tempo
stesso non devono però trarre in inganno. Sono vampiri, inumani, non provano
alcun sentimento, alcun interesse, sono crudeli, sadici, annoiati dalla
vita e desiderosi di divertirsi.
Gli
umani sono proprio questo per loro: preda e divertimento.
I
due vampiri, esseri superiori, si accettano così come sono, la loro natura è
quella e il loro destino una perversa necessità. Insinuano il tarlo della
follia e giocano con la loro vittima scelta, per l’invidia di quel soffio di
vita e il suo forte aggrapparvisi, per eccitazione, per confermare a se stessi
la loro superiorità ed invincibilità. E godono di quel loro macabro piano.
Senza nemmeno un barlume di esitazione. Ma non senza un lampo di riflessione.
“Hidden in the Dark”: spietato, delicato,
avvincente ed imperdibile!
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