Women's Fiction Festival 2011: ecco come è andata...
Vi lascio alla nostra inviata speciale e al suo resoconto sul Women's Fiction Festival e colgo l'occasione per ringraziare Simona infinitamente.
I.P.
“Preferisco
leggere”
Simona
Liubicich, in collaborazione con “Tuttosuilibri” è
lieta di presentarvi
“Il mio viaggio a Matera”
Simona
Liubicich, classe 1970, nasce in Liguria da genitori Giuliani. Autrice del
romance contemporaneo ambientato in Iraq “Sfumature
del deserto”, ha pubblicato diversi
racconti ed è stata la prima esordiente a comparire su Romance
Magazine con il suo “Ricordo di un amore”. Presente nelle antologie Delos, scrive racconti rosa per GVE Confessioni Donna. Ha appena terminato un
romance storico ambientato nell’Italia dei primi 800 che spera di vedere al più
presto pubblicato. Vive in Liguria col marito, la figlia ed il suo labrador
Isotta, in una tenuta immersa negli olivi, il suo “paradiso perfetto”.
Carissime
amiche e lettrici, sono stata ufficialmente incaricata da Irene Pecikar,
amministratrice del blog letterario“Tuttosuilibri”, di raccontarvi che cosa è
successo qui a Matera durante l’importante kermesse di Women's Fiction Festival. Spero di
non deludere le vostre aspettative essendo la prima volta che faccio l’inviata
per un blog, quindi cercherete di sopportare con pazienza queste mie prossime
elucubrazioni mentali…
Matera
è una città che mi ha lasciata a bocca aperta, appena giunta con un volo
splendido da Genova. Da alcuni anni entrata a far parte del patrimonio dell’UNESCO,
racchiude in sé un’atmosfera suggestiva ai confini tra la Puglia e la
Basilicata. Passeggiando a zonzo ho scoperti paesaggi integri, una varietà di
patrimoni artistici, storici ed archeologici da lasciare senza parole, eppur
ancora poco conosciuti. Il panorama dei Sassi si può ammirare da ogni punto
della città, amenamente affacciati su terrazzini panoramici, dove ho potuto
scattare diverse foto con un cielo cobalto affascinante cercando di scorgere
qualche falco grillaio in volo, una specie rara di rapace della zona.
Alloggio
in un pittoresco Hotel in mezzo al Sasso Barisano, un saliscendi di scale
acciottolate che nemmeno potete immaginare (altro che palestra e step!),
recuperato da un vecchio complesso edilizio risalente ai principi del
Settecento, vicinissimo al centro e lontano da qualsiasi rumore. Essendo giunta
con un giorno di anticipo rispetto l’inizio del Festival, ho fatto la vita da
turista passeggiando per questa città a misura d’uomo; il centro lo si percorre
totalmente a piedi senza fatica. Matera è differente rispetto le città che sono
solita frequentare; poco traffico, gente cordiale e profumi gastronomici che
inebriano mente e stomaco mentre osservo con palese golosità i menù delle
trattorie sotto porticati ombrosi, i tavoli coperti da tovagliette a quadretti
rossi e bianchi. Qui la cucina la fa da padrona; il pane, l’olio e gli ortaggi
saporiti caratterizzano questa cucina mediterranea proveniente da antiche
tradizioni tramandate di padre in figlio. I mazzi di rossi peperoni appesi alle
finestre ed alle porte mi fanno pensare di essere immersa in un paesaggio
d’altri tempi, se non fosse per le automobili che transitano lungo la strada
principale poco distante. Ma lasciando stare la cucina che, ahimè, non posso
gustare, proseguo il mio cammino lungo Piazza Vittorio Veneto, raggiungendo i luoghi
“clou” dove si svolgerà la manifestazione, tanto per portarmi avanti col
lavoro. Via Ridola è la strada principale; qui si inaugurerà ufficialmente il
WFF, presso la Chiesa del Purgatorio alle 18.
La sera mi concedo
una cena, come direbbe il mitico Fantozzi, “mostruosamente dietetica”, alla Talpa”, un’ottima locanda nel sasso Barisano dove
ho gustato una tagliata di manzo sopraffina contornata dalle cicorielle,
verdure tipiche saltate in padella, gustosissime, riuscendo a soddisfare il mio
palato nonostante i piatti di orecchiette e cavatelli che mi transitavano
davanti.
29 settembre
Ma eccoci
finalmente al 29 settembre, l’inizio ufficiale del Woman Fiction Festival; dopo
aver partecipato alla Borsa del Libro, l’incontro che gli autori
hanno in diretta con gli editori per proporre le loro opere in soli 10 minuti
(povera me…), mi sono spostata alla chiesa del Purgatorio, dove si sarebbe
svolta l’apertura del Festival. Giunta da pochi secondi, mi sento toccare la
spalla da dietro… e chi vedo di fronte a me? Ma la simpaticissima June Ross,
splendida in un tailleur con tocchi zebrati e scarpe con tacco a stiletto in
coordinato, un’icona di eleganza (io in pantaloni, t-shirt ovviamente neri e
sneakers, senza trucco, come sempre…). Dopo i calorosi saluti, ci sediamo in
terza fila di fronte al palco dove siedono le autorità organizzatrici
dell’evento:
Elizabeth
Jennings, presidente WFF
Enrico
Filippucci, direttore artistico Opera Arte
e Arti
Patrizia
Traverso, autrice di “Preferisco
Leggere”, Tea libri
Giuseppe
Lupo, autore di “L’ultima sposa di Palmira” Marsilio
Marco
Ferrario, amministratore delegato Book
Republic
Giovanni
Solimine, Associazione Forum del Libro
Oreste
Lopomo, giornalista moderatore dell’incontro.
Finalmente si
comincia, presente la Rai Regionale che
effettua le riprese video; dopo i saluti effettuati da Elizabeth Jennings per
presentare l’edizione 2011 è la volta del Sindaco di Matera, che ringrazia gli
organizzatori ed i partecipanti con un breve ma incisivo discorso. Pochi minuti
dopo arriva il Presidente della regione Basilicata, che discorre sull’importanza
di questa manifestazione ed esprime il suo consenso entusiasta all’iniziativa
poiché Matera è candidata come Capitale della Cultura nel 2019.
Appena prende la
parola Patrizia
Traverso, fotografa ed ideatrice della mostra “Preferisco leggere”, la mia attenzione viene
catturata da questa donna che ho avuto il privilegio di conoscere durante il transfert
dall’aeroporto di Bari, sulla navetta del WFF. Patrizia ha lavorato nel
design e nell’editoria ma ultimamente si
è dedicata anima e corpo a quella che è la sua passione, la fotografia. Le sue
immagini sono state pubblicate su diverse testate giornalistiche ed editoriali
ed esposte in numerose mostre come quella di Genova di Bacci Pagano che ha
rappresentato il nostro Paese al Melbourne Italian Festival. Le sue due opere
editoriali sono “Mari di sabbia” di Sperling & Kupfer e “Buon vento” della
medesima casa editrice.
Patrizia parla di
sé come una professionista che preferisce ritrarre gli ambienti che circondano
le persone piuttosto del mero fotoritratto. Asserisce che quando il soggetto
viene immortalato in una fotografia, non mantiene mai la sua immagine di sé ma
assume atteggiamenti differenti dalla sua personalità, incrementati anche
dall’impronta che il fotografo dà all’immagine che scatta. Quindi, secondo lei,
il risultato non è mai naturale. La fotografia invece, di un individuo immerso
nella lettura, cattura veramente l’essenza di ciò che egli sta compiendo; quasi
non si accorge dell’ambiente che lo circonda, immerso in quel mondo fantastico;
ecco che quindi la fotografia prende forma, l’ambiente fa da cornice a ciò che
la scrittura vuole esprimere, l’assoluto coinvolgimento personale.
Continua il
dibattito Giuseppe
Lupo, scrittore e finalista del Premio Campiello con “L’ultima sposa
di Palmira”. Insegna letteratura contemporanea presso l’Università cattolica di
Milano ed ha catturato la mia totale attenzione per il suo modo di esprimersi,
forte, chiaro e diretto. Parla di Matera come una forma di scrittura del
paesaggio dove le pietre sono parole e sostenendo che essa abbia molto da dire.
“L’importante è che si racconti” afferma, sottolineando questo vecchio detto
che significa che ogni tragedia possa accadere nella vita di un individuo,
l’importante è superarla ed esserci per poterla raccontare ai posteri, ingannando
così la morte stessa; una frase che mi ha particolarmente colpito…
Prosegue il nostro
dibattito Marco
Ferrario, amministratore delegato Book Republic che ci parla del
fenomeno i-book e delle sue rilevanze ma ne discuterò più avanti in maniera più
dettagliata. Elizabeth
Jennings, presidente WFF, racconta il fenomeno delle edizioni
tascabili, nato nel 1934 quando Alan Lame fonda una casa editrice per libri di
piccolo formato, uno scandalo ed una rivoluzione allo stesso tempo per la
narrativa. Le edizioni formato tascabile sono destinate ben presto ad invadere
il mercato editoriale mondiale per motivi specialmente economici perché
finalmente il libro diventa alla portata di tutti. Oggi il web è la rivoluzione
che come quella volta, raggiunge tutti, addirittura in maniera più penetrante
poiché è in grado di arrivare in ogni angolo del mondo in poco più di un
minuto, giovano alla crescita culturale in maniera esponenziale.
Conclude Giovanni
Solimine, Associazione Forum del Libro che parla della lettura, dei
motivi che spingono un individuo a leggere. Si legge soprattutto per
impadronirsi della complessità di un testo. Intorno ad un libro ruotano
editori, insegnanti, bibliotecari ed autori, allargando così il perimetro della
lettura all’interno di un Paese.
La mostra
“Preferisco scrivere” di Patrizia Traverso
Ed eccoci dentro
alla galleria d’arte Opera Arte e Arti di Via Ridola 4, dove Patrizia ha
allestito la sua mostra. Devo dire che sono rimasta piacevolmente impressionata
da questi scatti anomali; non sono ritratti e non sono paesaggi. Li considero
scene di vita quotidiana e piccole opere d’arte, fotografie che colpiscono la
loro bellezza e per ciò che trasmettono a chi le osserva. La galleria era
gremita di persone, dalle rappresentanze alla gente comune che mentre
passeggiava nel corso è voluta entrare per dare un’occhiata. Molti gli
autografi che Patrizia ha rilasciato ai suoi sostenitori, molti i commenti
positivi ed i sorrisi entusiasti.
Dopo la mostra sono
corsa in albergo per sistemare gli appunti per questo reportage e per un sano sonno ristoratore.
30 settembre
Adesso si entra in
quello che davvero è il cuore pulsante del WFF; da oggi a tamburo battente
incontri, dibattiti, brainstorming e convegni con il massimo livello della
letteratura femminile. Alle 9.00 sono alla Fondazione
le Monacelle dietro il magnifico Duomo di Matera e mi siedo nella sala
congressi dove si sta tenendo un dibattito su “Come
scrivere un romanzo fantasy”. Sono in prima fila, dove un’autrice ha
iniziato il suo monologo. Prendo il mio notes e la penna e mi accingo a prendere
appunti quando all’improvviso mi rendo conto che non riesco a staccare la testa
da questa donna che cammina per la sala congressi e cattura l’attenzione del
pubblico in maniera così potente che stiamo tutti lì a sentirla a bocca aperta.
Si tratta di Silvana
De Mari, medico chirurgo, psicoterapeuta e scrittrice di fantasy. Tradotta in diciotto
lingue è autrice di romanzi come “L’ultimo elfo” e “Il cavaliere, la strega, la
morte e il diavolo” oltre a molti altri. “Nessuno
mi può dire cosa devo pensare” di
Benjamin Franklin…Questa la prima frase citata da Silvana, seguita da un discorso complesso sulla
presenza della religione in tutti i romanzi fantasy, la FEDE nella VERITA’ e
nella MORTE. La fede sono NUMERI; i numeri parlano per tutti i successi del
mondo (non esiste più la fame ovunque, il vaiolo e la peste non sterminano più
migliaia di persone e questi sono numeri!). E’ importantissima la conoscenza
della STORIA e non si può scrivere fantasy senza tali presupposti. Qual è il
messaggio finale di un romanzo fantasy? NON ABBIATE PAURA PERCHE’ESSERE VIVI E’
LA COSA PIU’ BELLA DEL MONDO. Silvana ci dice che quando ci sentiamo giù, se un
nostro libro fallisce, se non siamo stati selezionati, allora dobbiamo tenere
presenti tre cose fondamentali:
- 1) Cercare una LAMPADINA; Edison la inventò dopo 188 tentativi e promettere a noi stessi che per quanto possa sembrarci difficile, Edison ce l’ha fatta!
- 2) Tenersi stretto un altro lavoro (e qui risata generale!) perché l’indipendenza economica dona indipendenza morale.
- 3) CREDERE IN CIO’ CHE SI SCRIVE, sempre e comunque e scrivere in qualcosa in cui crediamo davvero.
Molto importanti
nella scrittura, spiega Silvana, sono le IMMAGINI poiché ogni volta che vediamo
una foto di un paesaggio che ci piace dovremmo ritagliarlo e conservalo; esso
sarà la nostra “terra di mezzo”. E’ più facile descrivere vedendo che
immaginando. La MUSICA invece aumenta il
potere emozionale.
Parlando della
scrittura di un romanzo, si affronta prima o poi il tema della morte. Non
si muore senza dolore per quanto enorme sia il coraggio dei protagonisti ed il
dolore va sempre descritto. La morte è il male minore rispetto ad un’altra cosa
è questo è il significato del SACRIFICIO e dei GRANDI VALORI. Il vero fantasy
parla dell’idea della morte (Tolkjen). Il dolore della morte del personaggio
crudele va sempre descritto perché anche lui è comunque stato nel ventre di una
madre. La MORTE EPICA va sempre cercata per un motivo ben preciso; le emozioni
sono contagiose ma si devono sempre mettere dei paletti di limitazione. Il
sacrificio vero è una forma di egoismo
(preferisco sacrificare me stesso piuttosto che vedermi e non aver fatto nulla per
aiutare), è una forma di generosità solo se il protagonista è molto forte.
Un colloquio quindi
molto profondo con Silvana De Mari, un’autrice che ha passeggiato per la sala
descrivendo con enfasi ciò che la muove e coinvolgendo talmente tanto il pubblico
che alla fine del dibattito una prolungata standing ovation l’ha sommersa,
mentre molti di noi avevano gli occhi lucidi per le sue parole profonde e
veritiere.
-
L’editoria digitale:
nuove opportunità per chi scrive
Anselm Anston- Attica books, UK
Marco Ferrario, Bookrepublic, Italia
Susan Swift, Etopia Press, USA
Sallyanne Sweeney, Watson & Little Literary Agency, UK
In questo
interessante dibattito si è discusso dei benefici della lettura digitale, il
desiderio di un libro e della possibilità di averlo in tempi brevissimi. Il kindle,
lettore di libri elettronici
commercializzato da Amazon, fornisce la possibilità acquistarlo velocemente ed
a prezzi concorrenziali. Negli Usa uno su cinque libri è un i-book, dal 2007
con kindle. Da noi è giunto nell’estate 2010, in crescita esponenziale, è un
device potentissimo e contemporaneamente una library di quasi 1.000.000 di
titoli in digitale in Inghilterra.
ITALIA- Tra i
mercati è un paese dove la lettura digitale si sta diffondendo alla pari con la
Francia mentre la Germania è più forte sui numeri, il Giappone è al primo posto
con i manga e la Corea del Sud con la tecnologia, superiore persino agli USA.
Marco Ferrario spiega che Bookrepublic è una delle prime librerie on line, una
piattaforma di distribuzione e lettori che interagiscono con lo store, gli
ALGORITMI DI AMAZON con migliaia di testi, racconti e saggi tradotti
principalmente sul mercato americano. EMMA BOOKS
ad esempio è un obiettivo di narrativa romance come progetto editoriale in
rete.
AMAZON
SELF PUBLISHING-
L’autore può pubblicare e vendere direttamente da editore il proprio
libro sul web. E’ un elemento cruciale e determinante rispetto all’editoria
cartacea dove il passaggio del pagamento all’editore viene cancellato. Fare
self publishing per un autore significa tradurre il libro in inglese perché
andrà sul mercato USA. Il lavoro è maggiore ma significa anche guadagni
maggiori perché l’autore diviene l’agente di se stesso, editore di se stesso
curando la traduzione, la copertina per il contesto digitale, le info che accompagnano la scheda del libro,
usare gli store ed essere maggiormente visibile ma soprattutto cancellare lo
spazio tra autore ed editore. Il prezzo deve essere BASSO, da 0,99 a 1,99
dollari circa ed è un aspetto che va sempre studiato accuratamente, una manovra
di marketing che l’autore deve fare da sé.
In ITALIA esiste
una sola piattaforma di self publishing, IL MIOLIBRO DI REPUBBLICA che funziona come una comunità dove gli autori si
auto pubblicano e si fanno conoscere da altrettanti autori ed editori.
-
PUBBLICARE CON LE CASE EDITRICI INDIPENDENTI: COSA CERCANO, COSA
COMPRANO, COSA VENDONO.
Laura
Ceccacci, Fanucci Italia
Judith
Murdoch, Literary Agency, UK
Rita
Vivian, Rita Vivian Literary Agency, Italia
Maria
Paola Romeo, moderatrice
L’editore
indipendente è un fenomeno internazionale ed è il thread ormai che va per la
maggiore in USA, UK ed Italia. Molti si chiederanno se indipendente significhi
in effetti più piccolo; non possiamo definire un editore indipendente, piccolo.
Rita Vivian,
famoso agente letterario afferma che molti autori che meriterebbero di stare in
libreria, contrariamente fanno molta fatica ad affermarsi. Perché? Quali sono i
parametri teorici degli editori indipendenti? Gli editori indipendenti non
hanno mezzi di produzione, distribuzione e produzione, le certezze sono
pochissime per gli autori emergenti quindi spesso non rimane che la possibilità
di rivolgersi a piccoli editori che pubblicano circa 10-15 libri all’anno.
Questo incide enormemente sulla simbologia degli editori nei confronti dei
testi proposti, che da subito dimostrano parametri positivi e
fondamentali(bravura, sintassi, originalità). Ciò che accade in questo momento
è che anche i grandi editori non vogliono rischiare e scovare queste scoperte
letterarie purtroppo scema miseramente. In Inghilterra gli editori indipendenti
si sono ad esempio associati a grossi nomi dell’editoria. Laura Ceccacci
afferma che il monopolio della grande imprenditoria editoriale accetta solo
pochi titoli.
I veri piccoli
editori, piccole case editrici e circa 3800 in Italia, non riescono a stare al
passo con gli altri e se vogliono uscire dalla loro nicchia devono mettersi in
discussione sviluppando la creatività imprenditoriale.
1 ottobre
-
DIETRO LE QUINTE DELLA NARRATIVA FEMMINILE ITALIANA
Alessandra
Bazardi, Harlequin Mondadori Italia
Giulia
Ichino, Mondadori Italia
Cristina
Palomba, Ponte alle Grazie, Italia
Anna
Pastore, Frassinelli, Italia
G. Ichino
– Nel mercato italiano ogni editore sa che più del 70% dei lettori è composto
da donne. Esiste quindi una narrativa al femminile composta da romance con una
varietà infinita di variazioni. Il romance più classico è quello da edicola in
collane con tirature molto alte. Altre frange femminili finiscono in libreria,
per lo più libri femminili; un thread più significativo si cerca sempre e si
devono pubblicare novità con protagoniste italiane sul nostro territorio.
C. Palomba
– Ponte alle Grazie è stata fondata a Firenze alla fine degli anni 80 come
editoria di saggistica impianto politico nella regione Toscana. Nel 93 viene
assorbito da Longanesi e Maurispagnol, trasformandosi in un editore con un
catalogo ampio ed eclettico. La casa editrice ha tre criteri di scelta:
URGENZA;
un libro per essere forte deve essere scritto perché vi è la necessità di far
uscire qualcosa di molto profondo.
MOTIVAZIONE;
molto importante per la narrativa femminile, è il trasformismo interiore che
viene trasmesso sin dalla partenza della scrittura.
ORIGINALITA’;
grande ricerca di scritture particolari. Se si allinea all’urgenza diventa quel
coraggio di portare fuori di sé la propria dimensione non dimenticando mai di
avere sempre il coraggio di essere sé stessi.
A.Bazardi
– Quest’anno ricorre il trentennale della nascita di Harlequin Mondadori. Essa
racchiude due editori fortissimi che nel 1981 si sono uniti per far nascere le
collezioni Harmony, avvicinando le donne ad una lettura semplice e tranquilla.
Quindi romanzi classici ma affiancati ad altri più complessi tipo new fiction,
erotico, paranormale. Per gli storici ed erotici la casa editrice contempla
l’acquisizione di autrici italiane. E’ stato lanciato anche il catalogo i-book
a dicembre scorso, il quale sta avendo un discreto successo. In Usa Harlequin è
l’editore i-book più importante e la lettrice media si sta modificando, ama
leggere anche in altre modalità più tecnologiche.
A. Pastore
– La vocazione di questa casa editrice è sostanzialmente commerciale e si
occupa di rosa storico, thriller e giallo. Intrattenimento ed evasione quindi,
anche se in Italia il grosso della produzione è straniera. Negli ultimi anni arrivano
anche proposte italiane con la vocazione alla pubblicazione. E questo è
sicuramente un aspetto positivo. Ricordare sempre che il punto fondamentale è
l’ORIGINALITA’; qualsiasi cliché può andare bene purché quello che arriva sia
un romanzo con struttura e personaggi ben costruiti rispetto alla trama.
Ed ora, dopo aver
assistito a cotante ed interessanti discussioni passiamo ad un evento che
presenta un’autrice italiana al suo esordio con Harlequin Mondadori.
ALESSANDRA
BAZARDI INTERVISTA STEFANIA AUCI
Ed
eccoci finalmente immerse nel nostro mondo preferito, quello del romance, lo
storico che ci trascina pagina dopo pagina in un mondo di passione e
sentimento. Siamo in compagnia di Stefania Auci, nativa di Trapani e che scrive
da quando aveva dodici anni. Dopo aver pubblicato una trilogia di genere
paranormale, eccola al suo esordio con “Fiore di Scozia”. Elizabeth Jennings
inaugura l’intervista che termina la kermesse Harlequin; un’autrice tutta
tricolore Stefania, che ha incontrato questa casa editrice proprio al WFF con
un altro plot ma che si è concluso con la pubblicazione di un altro genere, il
grande storico.
A.B Cinque minuti
per dare agli ascoltatori un motivo valido per comprare “Fiore di Scozia”.
S.A All’inizio avevo proposto un paranormale
ma per motivi editoriali non è stato possibile portare avanti il discorso.
Alessandra mi chiese quindi se avevo uno storico. Certo che sì, ed era l’inizio
di “Fiore di Scozia”. Ho lavorato parecchio sul testo con due grandi
dell’editoria, Alessandra Roncato e Simona Faccinetti.
A.B Che rapporto
hai con la Scozia? Perché questa ambientazione?
S.A La conosco molto bene essendoci stata
molte volte ed approfondendone la
storia. Il romanzo nasce proprio nel primo momento in cui si fonda la Gran
Bretagna; paesaggi, bellezze ed aria diversi da quella siciliana, le brume
scozzesi che si antepongono al sole del Sud.
A.B Qual è il tuo
rapporto con la scrittura; cosa fai per prepararti alla stesura del romanzo?
S.A Flash, immagini. Lo scrittore pesca le
notizie che finiscono nel romanzo. Nel Fiore ci sono molti dati pescati
specialmente nella mia vita, in quella dei miei e nella guerra. I piccoli
spunti elaborano nella mia mente e finiscono nella storia.
A.B Rapporto con
il blog?
S.A Diario di Pensieri Persi di Alessandra
Zengo, Urban Fantasy, Romance Magazine Delos .Io diversifico le mie attività;
l’autore deve vivere nel mondo reale, col mondo reale e con la realtà del web.
Fiore di Scozia è stato presentato nel Messaggero, Intimità e ciò significa che
vi è attenzione verso il mondo del romance.
A.B Scrittori di
riferimento per la crescita professionale?
S.A Intanto leggere un po’ di tutto e
diversificare i generi. Io prediligo l’urban fantasy e l’horror. Non vi è nulla
di più interessante di leggere un horror per il suo ritmo narrativo. Tra gli autori:
“La fiera delle vanità”, Faber, Andrea Colombo, Kate Morton, Ian Rankin;
Alexander Mc Call Smith.
A.B C’è qualcosa
di nuovo per te che sta nascendo o vi è un ritorno al classico?
S.A Continuano a tenere i grandi classici con
il thriller in crescita e il paranormale stabile. Non ci sono grossissimi
spunti di novità perché siamo in crisi economica e in una situazione i stasi.
Quasi per ultima,
come a conservare i pezzi forti della mia sorvolata nel mondo letterario di Matera,
sono orgogliosa di aver conosciuto ed ascoltato in prima fila una delle
scrittrici paranormal più famose del momento, colei che più di tutti, secondo
il mio modesto parere, ha rivoluzionato il mondo dei vampiri…
LARA
ADRIAN
La
perla, il diamante straniero all’occhiello del WFF è stata per quanto mi
riguarda, la famosissima Lara Adrian, in tour attraverso l’Italia per
presentare il suo “Bacio Eterno”, facente parte della saga della STIRPE DI
MEZZANOTTE, vampiri discendenti da una razza aliena. Un’idea geniale, una
rivoluzione che sfata il mito popolare del vampiro succhiasangue, di una creatura
fantastica e rendendola molto più credibile in quanto facente parte di una
specie completamente diversa da quella umana, addirittura proveniente da
lontano, da un’altra galassia…
Il Bacio Eterno è il sesto volume della serie
paranormal romance per adulti. Lara è una donna davvero fenomenale; sempre
disponibile e sorridente, ha affrontato in tutta tranquillità l’intervista
supportata da una traduttrice simultanea; ha raccontato la sua storia, di come
scrivesse sin da bambina le sue storie fantastiche ma non avesse mai avuto
l’idea di pubblicarle. E’ stato il marito, un giorno, a proporle di far leggere
ad un editore le sue opere e da lì l’ascesa al firmamento delle scrittrici più
vendute del momento. Bellissima donna, ricca di charme, con la quale ho
volentieri scambiato qualche parola alla fine dell’intervista e naturalmente mi
sono fatta firmare la mia copia personale del libro, con tanto di dedica…
Ed eccomi giunta
alla fine del mio viaggio, che mi ha portato in un paese bellissimo, ricco di
storia e cultura, in un Festival che mi ha coinvolto professionalmente ed
emotivamente lasciandomi un bagaglio di doni e ricordi inestimabili. Ormai è
sera tardi, e dopo una cena in compagnia di Mariangela e June, decido di
rinunciare al ricevimento di Harlequin con mio grande dispiacere ma domattina
alle quattro sarò in piedi per recarmi all’aeroporto dove mi attende l’aereo
che mi riporterà a Genova.
Ma, prima di
concludere questo mio reportage, voglio chiudere in bellezza con l’ASTRO NASCENTE
CHE BRILLA DI LUCE PROPRIA…
...LA
PRESENTAZIONE DI ROMANCE MAGAZINE!
Questo
articolo me lo sono tenuto per ultimo perché a me più caro di tutti. Amo questa
rivista e le persone che ci lavorano e sono orgogliosa di presentare tutte le
scrittrici italiane che portano alta la bandiera della narrativa romantica
italiana.
Elizabeth
Jennings, presidente WFF con Maria Tersa Cascino, responsabile relazioni
esterne WWF, Roberta Ciuffi, Mariangela Camocardi, Ornella Albanese e Kathleen
McGregor.
È Mariangela Camocardi che ci parla di Romance Magazine, una rivista
tutta al femminile della casa editrice Delos. Il sondaggio che l’editore ha
fatto sulla percentuale di lettura è risultato del 99% di donne che entrano in
libreria e comprano un libro. Solo in Italia il rosa viene considerato ad un
livello inferiore e purtroppo le copertine non aiutano, penalizzando il
romanzo. Le donne desiderano sognare ed il romanzo è un’ottima risposta perché
fa sognare davvero! Romance magazine tratta tutta letteratura dal paranormal
alla poesia sino al romance storico; accontenta un poco tutte le fasce di
interesse femminile.
È
una rivista unica nel suo genere in Italia e dimostra che i preconcetti sono
infondati. Rosanna
Maria Santoro spiega che dopo aver conosciuto Mariangela ha cercato
la poesia nei romanzi rosa; essa è il linguaggio più semplice poiché giunge a
tutti, è il cuore che si muove. June Ross si
occupa di una rubrica su RM, un angolo simpatico ed ironico che parla di cibo e
passione che si chiama “In tutte le salse”…insomma, una cucina di tipo erotico
che ci avvolge nelle spire vermiglie della sensualità. La redazione è fondata
da sole donne a parte il “mega” direttore, Franco Forte, famoso scrittore ed editore.
Io e Mariangela |
Care
lettrici, il mio viaggio nella terra dei Sassi termina qui, si conclude la
parentesi rosa e rossa che mi ha accompagnata per quasi quattro giorni alla
scoperta di questo mondo straordinario, la scrittura, una passione che mi accompagna
da tempo, sin da bambina. Spero di non avervi annoiato troppo e perdonatemi se
il reportage non sarà perfetto, ma è la mia prima volta che faccio l’”inviata
speciale”!
Un abbraccio a tutte,
Simona
Liubicich
Brava Simona, non hai trascurato proprio nessuno nel tuo frizzante reportage del WFF. Grazie. Ti auguro che Matera, dove avvengono continuamente simili magie, realizzi il sogno che porti nel cuore, trasformando il tuo manoscritto in un libro che leggeremo tutti.
RispondiEliminaMariangela Camocardi
Ho letto 2 libri di Giuseppe Lupo, precedenti a quello vincitore del premio Campitello e li ho molto apprezzati "L'americano di Celenne" e "Ballo ad Agropinto", trovate le mie recensioni sul mio blog http://lepassionidiste.blogspot.com
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