Il libro: Cul -de-sac di Alberto Custerlina - Dalai editore
Da poco in libreria e presentato sabato 1 ottobre al Festival Letterario Grado Giallo, Cul-de-sac è l'ultimo romanzo noir di Alberto Custerlina definito lo scrittore triestino bombarolo.
Cul-de-sac
di
Alberto Custerlina
Titolo: Cul-de-sac
Autore: Alberto Custerlina
Editore: Dalai editore
Dalla quarta:
A Trieste, leggere la pagina della cronaca nera è noioso quanto fare
la fila alle poste. Ci penserà Ljudmila Horvat, killer croata e
fervente cattolica, a movimentare la sonnolenta città spazzata
da una bora gelida. In compagnia di un ex poliziotto croato-bosniaco,
la donna dovrà impedire che un oligarca russo riesca a portare a
termine il suo piano criminoso: mettere in piedi un traffico
illecito di uranio dal Congo verso l’Iran. A complicare la
situazione entra in gioco Zeno Weber, ex-mercenario triestino che, suo
malgrado, si troverà coinvolto negli eventi.
Con Cul-de-sac Alberto Custerlina sposta il mirino sul confine occidentale dei Balcani, mettendo in scena tre storie intrecciate che, in una escalation di avvenimenti, trascineranno i protagonisti in un abisso senza fondo, tra fascisti irriducibili, mafiosi russi, banchieri corrotti, poliziotti convinti di avere le mani troppo legate, organizzazioni segrete e criminali di bassa lega, tutti accomunati dalla smania di potere e di soldi, tutti personaggi di una tragedia umana fin troppo reale.
Con Cul-de-sac Alberto Custerlina sposta il mirino sul confine occidentale dei Balcani, mettendo in scena tre storie intrecciate che, in una escalation di avvenimenti, trascineranno i protagonisti in un abisso senza fondo, tra fascisti irriducibili, mafiosi russi, banchieri corrotti, poliziotti convinti di avere le mani troppo legate, organizzazioni segrete e criminali di bassa lega, tutti accomunati dalla smania di potere e di soldi, tutti personaggi di una tragedia umana fin troppo reale.
Era stato un idiota: avrebbe dovuto ignorare il furto, così avrebbe abbassato la serran- da alle sette e trenta, si sarebbe fatto una sveltina con Carole e se ne sarebbe tornato a casa con una busta piena di roba da mangiare. E Achille non gli avrebbe telefonato. E i quattro corpi massacrati li avrebbe trovati qualcun altro.
Una scrittura scorrevole, quella di Custerlina, un linguaggio lasciato a briglia sciolta e per questo molto incisivo e realistico, una pulp fiction ricca di suspense e di intrighi ben congeniati. Uno sventurato Zeno Weber che si vedrà alle prese con criminali spietati e morti ammazzati e rimpiangerà il momento in cui, deciso a fare il suo dovere invece di chiudere entrambi gli occhi, la sua vita è cambiata. Ma buon per noi lettori che possiamo godere di una lettura in grado di trascinarci con energia dentro le pagine permettendoci di vedere l'azione...
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