Recensione " L'ultimo quadro di Van Gogh" di Alan Zamboni

                                            "L'ultimo quadro di Van Gogh"
                                                               di
                                                       Alan Zamboni

Titolo: L'ultimo quadro di Van Gogh
Autore: Alan Zamboni
Editore: Infinito edizioni
Pagine: 141
Prezzo: 15 euro


Luglio 1891, Auvers-sur-Oise. Un misterioso personaggio prende alloggio presso la locanda Ravoux, dove un anno prima è morto Vincent van Gogh. Da subito dimostra un insolito interesse sugli ultimi istanti di vita del pittore.
Chi è quest’uomo? Cosa sta cercando con tanta ostinazione?
Il protagonista di questo lavoro è un tipo particolare e inusuale di detective. Un investigatore squisitamente mentale, metà Poirot metà Corot, un passeggiatore di atmosfere, di percezioni, di vaghe sensazioni. Un segugio sguinzagliato sulle piste di un eterno dilemma. (Pablo Echaurren)
Questo bellissimo libro di Zamboni costruisce lentamente e con maestria lo stato di stupore che annienta i nostri passi, quando il mistero stesso guida la percezione nostra di quel fragile evento che e' la nascita del genio. (Ennio Calabria)
Nonostante la sua esistenza controversa e la fine che lascia ancora qualche dubbio, van Gogh fu portatore di luce. Luce. Elemento vitale cercato, scoperto, trovato. Luce. Un sogno in eterno conflitto col buio della sua esistenza bipolare. E anche qui, come nel racconto evangelico, un uomo vissuto una trentina d'anni viene a portare la luce laddove c'erano le tenebre. E pure in questo caso “le tenebre non lo riconobbero”. (Roberto Bernardo)
Allegato a questo libro c’è il concept album inedito Vincent, in cd.

RECENSIONE a cura di Francesca Pirotta:
Il 30 Marzo 1853 nasce in Olanda il pittore Vincent Van Gogh.
Egli ha un'anima buona,fragile e sensibile,tanto da portarlo ad attacchi di autolesionismo,che lo portano nel periodo che passerà ad Arles,a dipingere lontano dagli altri,in solitudine.
Egli riuscirà solo una volta ad addentrarsi nella folla,perchè il richiamo a imprimere su tela sarà più forte di tutto: l'opera in questione rappresenterà una terrazza del cafè in Piazza del Foro,che di sera veniva illuminata da lampioni a gas,dando una luce nuova all'ambiente.
Il pennello impregnato di colore nella mano di Van Gogh riesce a creare opere magiche,armoniche,da non riuscire a trovare le parole per esprimere le emozioni suscitate dai quadri,perchè come si legge nel libro: Di fronte all'arte,quella vera,non si può che rimanere in silenzio. 
Van Gogh si spegnerà il 27 Luglio 1890,ad Auvers-sur-Oise,a causa di un colpo di pistola tra pancia e petto che lo porterà alla morte perchè non ci sarà nessun tipo di intervento da parte del dottore Gachet. 
Ma si tratta di suicidio o assassinio? E che cosa rappresentava l'ultimo quadro che stava realizzando proprio quella sera?
Su questi interrogativi Alan Zamboni crea questa storia.
Ad accompagnarci in questo viaggio di scoperta troviamo un misterioso personaggio che ci farà conoscere Theo Van Gogh,fratello di Vincent,mercante di quadri,che morirà sei mesi dopo Van Gogh; ci farà conoscere le opere di Vincent e ci immergerà nell'esistenza del pittore.
Un giallo scritto da Alan Zamboni come regalo a Van Gogh...la passione dell'autore per questo artista si può vedere,mi correggo sentire,anche nel cd allegato al romanzo,che attraverso 17 canzoni ci fa rivivere la vita dell'artista,e le sue emozioni.
Lo stile del libro è molto piacevole,vieni immerso completamente nella storia;un occasione anche per approfondire la vita di van Gogh,di cui purtroppo sapevo davver poco.
I dubbi che potrebbero nascere nella testa durante la lettura verranno sciolti con l'aiuto di Zamboni,a differenza di altri libri che lasciano molte domande in sospeso.
In tre parole: bello,istruttivo,emozionante.

Autore:
 
Alan Zamboni nasce a Brescia.
Comincia a scrivere canzoni negli Anni ’90. Il suo lavoro di cantautore si è concretizzato nel 2001 con la pubblicazione del disco Jirandolita Gupil seguito, nel 2006, da Mise en abyme.
Collabora come scrittore di testi con diversi musicisti.
Nel 2002 è tra i 10 finalisti del Premio Nazionale di Musica d’autore del Comune di Sermide. Nello stesso anno le sue liriche Poesia, La sedia a dondolo e Scatola di numeri vengono inserite nell’antologia del Premio Internazionale di Poesia Age Bassi.
Ha vinto il secondo premio al concorso internazionale di narrativa Guido Gozzano; con il brano Occhi, i miei i tuoi ha ricevuto una menzione speciale al XVIII Premio internazionale di poesia Nosside.
Per Infinito edizioni ha pubblicato Grecia, solo ritorno (2008) e L'ultimo quadro di van Gogh (2010).

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