Recensione: hellebussacca. La scala ripida verso le stelle di Serena Manfrida


hellebusacca



La scala ripida verso le stelle
di
Serena Manfrida









Titolo: hellebusacca. La scala ripida verso le stelle
Autore: Serena Manfrida
Editore: Società Editrice Fiorentina
Collana: Il genio Femminile: Ritratti e istantanee

Trama:


Personalità complessa e carismatica, Helle Busacca ( S. Piero Patti, 1915- Firenze 1996), poetessa scrittrice messinese, rappresenta una voce inconfondibile all’interno del panorama letterario italiano per la profonda originalità della sua opera, che dal dramma personale- la morte per suicidio del fratello Aldo – e della coscienza di un destino tragico libera una testimonianza di rara intensità. Nei suoi scritti, apprezzati fra gli altri da Mario Luzi, Oreste Macri, Sergio Solmi, contemporaneità e tradizione classica, alto lirismo e feroce critica alla società si intrecciano nel completo fondersi del piano artistico con quello esistenziale, al servizio di una poesia che è insieme atto e di fede sociale, strumento di denuncia, e “scala ripida verso le stelle”.
                   

Ma l’incompiuto, l’eterno incompiuto,
l’opera che incominciata non fu portata a termine,
e non sarà, il tuo ultimo sguardo
a me, addio disperato, chi lo cancella.
 ...e se si cancella con mio andarmene
 che senso ha avuto, che senso abbiamo?
 Recensione a cura di Costanza Bucci


«mi accorgo che, prosa o poesia, quasi tutti i miei scritti sono scritti di guerra, dove chi cercasse la lirica pura perderebbe tempo. [...] La poesia è il culmine delle infinite stratificazioni che dal primo bang ci hanno creati come siamo: per questo, a memoria d'uomo, possiamo "ritrovarci" in essa: dove non ci ritroviamo non c'è poesia.»



Il volume di Serena Manfrida, Helle Busacca. La scala ripida verso le stelle è dedicato all’emblematica figura della poetessa, e pittrice Helle Busacca, una donna di una personalità tragica, ma forte, che ha sempre vissuto la poesia, come «un atto di fede sociale», e le sue “coordinate poetiche” del tempo e dello spazio, come le coordinate cartesiane, che si incrociano in un unico punto, in un determinato momento, dove si intreccia pubblico e privato, fiducia e sfiducia, pudore e denuncia, un vortice di parole che esprimono tutta la potenza e l’irruenza di una grande voce femminile.
La sua vita fu segnata fin da bambina da eventi drammatici che segnarono il suo modo di scrivere e di fare poesia.
Serena Manfrida ripercorre la vita di Helle Busacca partendo dal suo profilo biografico e soffermandosi sulle diverse fasi della formazione poetica. L’autrice trova un felice equilibrio fra l’impostazione della monografia e la concentrazione su nuclei tematici, con l’obbiettivo di analizzare il percorso artistico della poetessa attraverso le diverse fasi della sua evoluzione. Nel libro emerge il ritratto nitido e forte di una donna allo stesso tempo potente ma fragile, incapace di reagire di fronte alle avversità della vita, una voce che parla non solo di sé, ma anche di tutti i morti che hanno costellato la sua vita: la sua poesia è stata un grido d’accusa, un messaggio verso le stelle, l’unica soluzione per allontanarsi dall’infelicità.

HELLE BUSACCA
(1915 - 1996)
Foto da Archivio di stato - Firenze
 Helle Busacca, poetessa, scrittrice e pittrice messinese, rappresenta 
una voce inconfondibile all'interno del panorama letterario italiano per la profonda originalità e incisività della sua opera, che dal dramma personale e dalla coscienza di un destino tragico libera una testimonianza di rara intensità. (continua su Archivio di stato - Firenze)






Serena Manfrida nata a Firenze nel 1980, laureata in Lettere presso l'Università di Firenze, è dottoranda in Lingue e Culture del Mediterraneo. Ha pubblicato nel 1999 la raccolta di racconti Un dono per le voci. Altri suoi racconti e poesie sono stati premiati in concorsi letterari nazionali e internazionali e sono apparsi in antologie, fra cui Portus Lunae (2007) Ioscrivo (2008) Fili di Parole (2009).








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