Recensione: STORIA DI UNA LADRA DI LIBRI di MARKUS ZUSAK

Titolo: Storia di una ladra di libri
Autore: Markus Zusak
Pagine: 563 pp.
Editore: Frassinelli

Trama: È il 1939 nella Germania nazista. Tutto il Paese è col fiato sospeso. La Morte non ha mai avuto tanto da fare, ed è solo l'inizio. Il giorno del funerale del suo fratellino, Liesel Meminger raccoglie un oggetto seminascosto nella neve, qualcosa di sconosciuto e confortante al tempo stesso, un libriccino abbandonato lì, forse, o dimenticato dai custodi del minuscolo cimitero. Liesel non ci pensa due volte, le pare un segno, la prova tangibile di un ricordo per il futuro: lo ruba e lo porta con sé. Così comincia la storia di una piccola ladra, la storia d'amore di Liesel con i libri e con le parole, che per lei diventano un talismano contro l'orrore che la circonda. Grazie al padre adottivo impara a leggere e ben presto si fa più esperta e temeraria: prima strappa i libri ai roghi nazisti perché "ai tedeschi piaceva bruciare cose. Negozi, sinagoghe, case e libri", poi li sottrae dalla biblioteca della moglie del sindaco, e interviene tutte le volte che ce n'è uno in pericolo. Lei li salva, come farebbe con qualsiasi creatura. Ma i tempi si fanno sempre più difficili. Quando la famiglia putativa di Liesel nasconde un ebreo in cantina, il mondo della ragazzina all'improvviso diventa più piccolo. E, al contempo, più vasto. Raccontato dalla Morte - curiosa, amabile, partecipe, chiacchierona - "Storia di una ladra di libri" è un romanzo sul potere delle parole e sulla capacità dei libri di nutrire lo spirito.
Questo libro è stato pubblicato con il titolo "La bambina che salvava i libri".

Recensione a cura di Stefania Scarano:
La narratrice di questa storia è la morte, in un periodo storico come quello della Seconda Guerra Mondiale, di certo una protagonista.

E' questa misteriosa figura femminile che raccoglie anime, infatti, a raccontare la storia della bambina che rubava libri, Liesel.

La madre di Liesel è costretta ad affidarla, assieme al fratellino, ad una coppia tedesca solo che, dopo un estenuante viaggio solo Liesel arriverà a casa di Rosa e Hans.

Liesel è tormentata dal ricordo di suo fratello, Rosa la tratta con disprezzo come fa con tutti ma, almeno Hans si comporta con lei come un padre affettuoso e questo le è di conforto assieme ad un libro trovato trovato per caso e che tiene di nascosto. E' un libro per necrofori, un po' macabro, specie per una bambina ma Liesel ci tiene tantissimo ad esso, il primo di una serie di libri "rubati". Liesel ha difficoltà a leggere e sarà suo padre Hans ad aiutarla nelle notti insonni, fino a diventare col tempo una lettrice accanita e di ogni genere.

Le giornate di Liesel scorrono abbastanza uguali tra scuola, consegne del bucato e giochi col vicino Rudy fino all'arrivo di Max, un ebreo che cerca protezione. Hans era stato salvato da suo padre durante la prima guerra mondiale e ora egli cerca di ripagare il suo debito accogliendolo in casa, nonostante il grave pericolo.

Qui la storia inizia a farsi più interessante, in una Germania nazista dove gli stessi tedeschi erano costantemente sotto tiro.

La morte si troverà a passare molto vicina a Liesel ma, la coglierà solo da anziana. Peccato che nel frattempo l'abbia privata della sua vita e l'abbia catapultata in un'altra ancora.

Qualcuno di voi l'ha letto e/o visto il film? Io mi aspettavo qualcosa in più dal libro, molto lungo e a volte dispersivo mi sembra che lasci poi non approfondite alcune cose importanti. Magari vedrò il film, per vedere se rende meglio.

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