Dalla Russia... a Roma con TELEAmore di Tanya Alehina
Tanya Alehina: giornalista, condutrice televisiva di San Pietroburgo, modella e ora scrittrice.
Andiamo a scoprire Tanya e il suo TELEamore a breve in libreria.
TELEamore
di
Tanya Alehina
Titolo: Teleamore
Autore: Tanya Alehina
Editore: Neftasia
Il libro:
Oggi il mondo non è che uno show televisivo. Gli idoli della
tv occupano ormai il posto dei crocifissi nei nostri altari domestici. I
teleadepti vegetano di fronte agli schermi come bambini davanti agli hamburger
del McDonald’s. Schiavi della loro nuova religione, guardano la vita attraverso
un prisma a cristalli liquidi, preparano il pranzo guidati dai conduttori delle
sfide culinarie, si confessano nei talk show, pregano insieme al Papa durante
le dirette delle messe nei giorni di festa, versano fiumi di lacrime per i
personaggi delle serie tv, cercano
l’amore nei reality. Il “Grande Fratello” osserva quotidianamente i comuni
mortali. Ma chi sono gli dèi della tv dall’altra parte dello schermo? La
conduttrice russa dell’emittente Terra Angelina Larina e la star italiana del
canale Heaven Angelo Peccatore sembrano uniti da una forza ultraterrena. Ma
riusciranno le marionette dello spietato impero televisivo, Barbie e Ken, come
li chiamano scherzosamente i colleghi, a trovare il vero amore, senza il prefisso
“tele”? In un mondo che ha annichilito i
sentimenti autentici e in cui a dettare legge è Sua Maestà la Televisione,
l’happy end è sempre in forse…
Il mio commento:
Un romanzo scritto con passione, intriso di buoni sentimenti e intessuto di fatalità. Il fulcro di tutto è la storia d'amore tra Alina e Angelo, due persone che hanno molto in comune eppure sono così dissimili. L'amore può cambiare una persona? E in quanto tempo? Quanto servirà ad Angelo per aprire il suo cuore? Una trama piacevole che conduce nel frenetico mondo televisivo dove forse si tende a prerdere di vista le cose importanti della vita, dove si spegne l'interrutore dei veri sentimenti, per pigrizia o comodità. Ma Alina è diversa, lei è una donna romantica e d'altri tempi, forse il suo modo di vedere la vita e l'amore è anacronistico, ma vero e sentito.
Tanya Alehina prende il lettore per mano e lo conduce in atmosfere lontane per mescolare poi due culture, due mondi diversi eppure alla fine simili. Una scrittura fluida dal gusto dolce-amaro.
L'autrice:
Tanya Alehina è una giornalista e una conduttrice televisiva
russa. Laureata con lode presso la Facoltà di Giornalismo dell’Università
Statale di San Pietroburgo, intraprende la carriera di reporter, conduttrice e
redattrice di notiziari e programmi d’autore nelle emittenti locali. Ancora tra
i banchi universitari, Tanya inizia a dare alle stampe i primi articoli.
Pubblica in diverse riviste patinate una serie di pezzi sull’Italia. Per i suoi
interventi dedicati all’Ortodossia ottiene come riconoscimento da parte del
Metropolita di San Pietroburgo la Medaglia dell’Apostolo San Pietro. Modella, è
tra le vincitrici del concorso “Miss Media della Russia Nord-Occidentale”.
Intervista a cura di Irene Pecikar
- Ciao, Tanya, ti va di presentarti ai lettori del blog? Chi è Tanya Alehina nella vita di tutti i giorni?
Tanya Alehina |
- Devo
confessare che mi sento sempre a disagio quando si tratta di parlare di me. Non
sono certo Monica Bellucci, la cui autobiografia i lettori “divorerebbero”
estasiati. Come giornalista professionista sono più abituata a fare
un’intervista che non a rilasciarne una. Ma eccomi catapultata in una fiera
della vanità! Mi imbarazza già molto che sulla copertina di “TELEamore” si dia
così risalto alla mia modesta – in quel caso, a dire il vero, non così modesta
– persona: la foto di una Barbie con il mio volto e l’elenco delle mie
principali qualifiche. Beh, evidentemente è arrivato il momento di cimentarsi
in un nuovo ruolo. Io sono una giornalista televisiva di Pietroburgo. Ma la mia
vita non è fatta solo di tv. Scrivo per diverse riviste russe, dirigo il coro
di una chiesa ortodossa, suono il pianoforte, dipingo, adoro viaggiare,
colleziono bambole. E ora ho anche scritto un libro: il sogno più segreto di
ogni giornalista…
- Come
è nata l'idea della trama di "TELEamore"?
Roma |
- Circa
un anno fa la mia
vita è stata sconvolta
da una tragedia:
dopo una violenta discussione con un
uomo che ancora oggi amo
alla follia, ero completamente sconvolta e non sapevo cosa fare. Ho vagato per
Roma come un uccello dalle ali spezzate, finché, non so bene come, mi sono
ritrovata in un famoso bar di Piazza di Spagna. Notando le mie lacrime, un
giovane barista mi ha raccontato la storia del suo sfortunato amore e mi ha confessato
di aver scritto un libro. Una sorta di fuga dalla realtà, di rimedio per la
tristezza. Ho pensato che potesse essere una via d’uscita: riversare le mie
sofferenze nella letteratura, anziché morire per il dolore di un cuore spezzato
e singhiozzare sul cuscino fino allo svenimento. Ho scritto il mio romanzo di
getto, sfinendo il computer ogni notte dopo un’intensa giornata di lavoro. Davanti
allo schermo mi sentivo soffocare per la disperazione e la gelosia, ingoiavo le
mie lacrime, ma continuavo ostinatamente a picchiare sui tasti come un’ossessa…
Tre mesi più tardi la mia “confessione” era pronta. Scrivendo quella storia ero
riuscita a dire all’uomo che amo tutto quello che non avevo saputo esprimere a
parole, guardandolo negli occhi.
- Come
mai hai deciso di sbarcare in Italia con il tuo libro? (in Italia si legge
poco: ci sono tanti scrittori e pochi lettori)
- “TELEamore”
è la mia dichiarazione d’amore, un amore
destinato ad un solo uomo. È solo per lui che ho scritto questo libro. E, dato
che lui è italiano, anche il romanzo doveva essere pubblicato proprio in Italia
e nella sua lingua, per evitare possibili “lost in translation”. Dio mi ha
mandato una traduttrice di talento, Alessandra Fiandra, e una straordinaria
casa editrice, Neftasia Editore, che mi hanno aiutato a realizzare la mia idea
apparentemente folle. È incredibile che l’uscita del libro sia coincisa proprio
con il compleanno di colui a cui è dedicato. Spero che possa essere un regalo
non solo per il protagonista del mio romanzo. Se “TELEamore” riuscirà a colpire
anche qualcun altro, ne sarò felice. I lettori sentiranno che il mio messaggio
è sincero e viene dal profondo del cuore. Se una cosa è scritta in maniera
goffa, ridicola, ruvida, ma con il cuore, può far sorridere, commuovere,
imbarazzare, ma non lascia mai indifferenti. I lettori non si lasciano
raggirare. Se lo scrittore non è un navigato sputasentenze o un noioso
moralista ma un compagno di sventure, un interlocutore sincero, vien voglia di
prendere in mano il libro e esplorare la mente dell’autore.
San Pietroburgo |
- Quale
messaggio vuoi trasmettere con il tuo libro? Mi è sembrato di cogliere una
"protesta" tra le righe.
- Il
mio libro ha molti sottotesti. Dietro il tradizionale modello del romanzo
d’amore, con tanto di sentimenti sdolcinati, cliché e personaggi tipici (la
modesta biondina entusiasta, il subdolo casanova tentatore e la perfida
brunetta tessitrice di destini), si nasconde un’intera serie di conflitti. Vi
trova spazio anche la corruzione della puritana Russia ortodossa sotto
l’influenza del liberale e frivolo Occidente; l’allontanamento dai tradizionali
valori spirituali in favore di una vita artificiale “da televisione” di una
società di telespettatori che esige la sua dose quotidiana di pane e
spettacolo; l’illusione romantica che la felicità risieda in ciò che non
abbiamo e che proprio per questo – ne siamo certi – è sempre desiderabile; il
problema dell’infantilismo della generazione dei trentenni, che non conosce il
significato della parola “responsabilità”; l’orribile sostituzione del vero ed
eterno Amore con surrogati usa e getta senza vincoli. Tra le righe si cela
anche un sottotesto religioso e politico, ma vorrei che ogni lettore vi
trovasse un proprio significato filosofico, decifrando i simboli del “codice TELEamore”.
- TELEamore parla d'amore. Due personaggi televisivi. Lei, bella e con una morale ben salda, lui un personaggio un po' frivolo. Come nascono i due personaggi principali? Ti sei ispirata a qualcuno?
Immagine del BOOKTRAILER da YOUTUBE |
- La
protagonista, Angelina Larina, mi somiglia in molte cose. Credo che anche il
prototipo di Angelo Peccatore si riconoscerà in alcune scene. Ma è ovvio che si
tratta di una coppia stilizzata e non di cloni di persone realmente esistenti. I
due sono metà di un unico intero e si completano l’un l’altra: sono
essenzialmente un solo essere, con le sue contraddizioni interiori e
perennemente diviso tra bene e male, bianco e nero, paradiso e inferno. Non a
caso i protagonisti hanno praticamente lo stesso nome “angelico”; sono nati
entrambi il 21 novembre (quello che nel calendario ortodosso è il giorno degli
arcangeli); fanno lo stesso lavoro, marionette di uno spietato teleimpero (Ken
e Barbie, come li chiamano scherzando i colleghi). E ci sono molte altre
coincidenze assolutamente non casuali. Per molti versi questi burattini non
sono verosimili. Sono troppo esatti, definitivi, schematici. Ho
intenzionalmente delineato la protagonista come un essere improbabile, una creatura celeste scesa
nell’oscuro mondo del canale televisivo Terra. Per il personaggio maschile,
invece, ho esasperato i toni – il che tuttavia non mi impedisce di provare
un’enorme simpatia e di compatire questo cinico arrivista ciarlone. Per ironia
della sorte, il mio “angelo caduto” è diventato il volto di un’emittente dal
nome celeste, Heaven, un volto venerato da milioni di telespettatrici. È ciò
che spesso accade agli idoli televisivi. Ma dopo il loro fatidico incontro
tutto cambia: le anime delle due stelle della tv si ritrovano unite in un
cocktail potentissimo, come il gin e il vermouth in un Negroni. Ed ecco che
persino Angelo Peccatore diventa troppo sentimentale, mentre Alina Larina (nel
cui nome trova spazio la parola italiana “ali”, come simbolo della sua
spiritualità) smette di vedere la vita in rosa. Per alcuni episodi, come un pittore
ho ricalcato la realtà; altre scene sono solo frutto della mia immaginazione.
A ogni modo è la vita stessa – il più geniale tra i registi – a metterci di
fronte alle situazioni più improbabili. Che il lettore dubiti pure di cosa nel
mio romanzo è finzione e di quali sono invece i fatti reali. Guardando l’indice
di “TELEamore”, si capisce immediatamente che l’intero romanzo è costruito come
un’edizione del telegiornale, con il consueto benvenuto, i titoli dei servizi
principali e i saluti. Nove mesi nella vita dei due giornalisti televisivi, la
nascita e la morte del loro strano teleamore, a cui fanno da sfondo i due Paesi
legati dall’invidiabile amicizia della “dolce coppia” Putin-Berlusconi.
Abituati ad osservare la vita dagli schermi delle tv, i protagonisti
percepiscono la loro stessa esistenza come un servizio che è possibile
rimontare o registrare ancora e ancora. Ma con l’amore non si scherza…
- Dopo
TELEamore quali sono i tuoi prossimi progetti?
- Sogno
di imparare l’italiano alla perfezione, così da poter fare una dichiarazione
d’amore anche senza traduttore. In che forma? Per ora rimane un mistero anche
per me. Che si tratti di un nuovo romanzo, di un’ode in versi o di una canzone,
sarà il tempo a dirlo. Io sono una donna imprevedibile. Mi lascio ispirare
dall’amore nei gesti più folli e impensabili. L’importante è compiere ogni
azione in nome di questo sentimento. Nella vita non c’è niente di più
importante e nobile dell’Amore. Ed è innanzi tutto di questo che parla il mio
libro.
Per approndire CLIKKA QUI
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