Recensione: "Sei racconti in verticale" di Michela Bosetti. GIVEAWAY ABBINATO
Sei racconti in verticale
di
Michela Bosetti
Il filo rosso che attraversa questi sei racconti è la violenza. Violenza sui minori, sulle donne, su se stessi. Violenza della malattia, violenza dell'alcool, dei famigliari. Attorno all'atto violento, spesso improvviso e inatteso, sono costruiti i racconti. Alcuni come premessa, altri come riflessione ossessiva e da quella condizionati in una inevitabilità anch'essa coatta. La scrittura, svelta ed efficace, segue l'evento o lo precede rivelando una tecnica incalzante da telefilm. Si tratta di brevi racconti che si lasciano leggere d'un fiato fino alla - a volte brusca e inaspettata interruzione finale.
RECENSIONE
a cura di Samanta Catastini
Sei racconti che
scavano l’anima del lettore con lentezza e determinazione. Parole che scorrono
leggere come il vento, storie di tutti i giorni che fanno riflettere. Uno
scrittore in crisi di ispirazione, un pedofilo che combatte la propria natura
depravata, un vecchio che torna bambino, un sequestratore incapace, una donna
qualunque che si osserva tra la gente che incontra, un ragazza che ama un’altra
ragazza e ne paga le conseguenze di una società ottusa. Fatti normali e temi
delicati si fondono senza che il lettore se ne renda conto fino alle ultime
righe dove tutto ha il suo culmine. Non ci sono parole di denuncia, ma solo
riflessioni semplici e vere al tempo stesso. Mi ha colpito il racconto
“Specchi” che può essere riassunto con una frase del protagonista: “Cosa
vedremo, se anche solo per un giorno, potessimo guardarci attraverso gli occhi
di un altro?”. Tremendamente attuale il sogno della protagonista dell’ultima
narrazione dove la visione di un medioevo gretto e meschino non si distoglie
poi tanto dalla nostra società spesso ottusa: “ma un giorno tutto questo
cambierà e finalmente gli uomini vivranno nella tolleranza, assaporando l’umile
gioia nel riconoscere che nessuno si può erigere a giudice universale..”. Sei
storie che si riflettono come specchi e che mi ricordano l’amata narrazione di
un genio del secolo scorso: Julio Cortázar. Una raccolta breve, ma incisiva
poiché il lettore dimenticherà difficilmente questi personaggi, piccole
sfaccettature di ognuno di noi. UN
PICCOLO CAPOLAVORO!
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entro il 30 giugno 2011.
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RispondiEliminaSembra un libro molto interessante, e se posso dire, molto riflessivo.
Voglio proprio saperne di più. Solitamente non sono particolarmente attratta da libri che contengono diversi racconti, perché li trovo dispersivi e, perché forse troppo brevi, non mi danno il tempo di affezionarmi ai personaggi. In questo caso sembra che sia diverso, sembra cioè che tutti i racconti si incastrino perfettamente e abbiano una loro logica d'insieme per le tematiche delicate che vengono trattate. Adesso sono proprio curiosa e tento la fortuna incrociando le dita! Grazie.
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credo che parlare di questi argomenti forti sia importante, come succedeva per gli autori latini, parlare delle "passioni" era importante per il procerso di catarsi e di educazione dell'uomo!
RispondiEliminapartecipo volentieri.
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ciao susi
ciao irene, partecipo molto volentieri..l'immagine del libro non la vedo e nel blog ho inserito il logo del tuo blog!
RispondiEliminaa presto
sori
non ho mai avuto la gioia di leggere nessun libro che metti in palio ma questo lo desidererei davvero tanto. da quel che hai lasciato trapelare è un racconto forte che farà riflettere e ci porrà anche molti interrogativi e paure insomma una lezione di vita per tutti
RispondiEliminapartecipo e mi auguro di riuscire a leggere il capolavoro
nonnalui@gmail.com