Recensione Il diario Segreto di Lucrezia Borgia di Joachim Bouflet
Il diario segreto di Lucrezia Borgia
di
Joachim Bouflet
Recensione a cura di Costanza Bucci
Joachim Bouflet: é uno storico che si dedica alla ricerca e allo studio delle differenti mentalità religiose. E’ autore di opere su diverse figure spirituali e sulla fenomenologia mistica. Ha pubblicato: Encyclopédie des phenomènes extraordinaires dans la vie mystique (Paris, 1992); Petite vie d’Agnès de Langeac (Paris, 1994); Lumières et ténèbres dans l’expérience mystique de Véronique Giuliani (Grenoble, 1995); Les Stigmatisés (Paris, 1996); Les Apparitions de la Vierge (Paris, 1996); Un signe dans le Ciel – Les apparitions de la Vierge (Paris, 1997).
di
Joachim Bouflet
Titolo: Il diario segreto di Lucrezia Borgia
Autore: Joachim Bouflet
Autore: Joachim Bouflet
Editore:Newton Compton
Trama: Nel 1519 Lucrezia si guarda indietro e fa un bilancio dei suoi 39 anni di vita. Due i fili narrativi. Da una parte la storia personale, i drammi e le gioie di una giovane donna data tre volte in sposa secondo il variare del disegno politico di un padre d'eccezione, papa Alessandro VI: nel 1492 a Giovanni Sforza di Pesaro, nel 1498 ad Alfonso d'Aragona, nel 1502 ad Alfonso d'Este. Dall'altra parte, gli eventi politici: l'avvicendarsi dei papi, la guerra contro i Francesi di Carlo VIII; l'ascesa al trono di Luigi XII; l'affermazione e poi la caduta del Valentino... Bouflet, storico, immagina il diario scritto da Lucrezia Borgia poco prima di morire.
Recensione a cura di Costanza Bucci
Lo scrittore
di Joachim Bouflet immagina di aver ritrovato un diario dove sono racchiusi
tutti i segreti e pensieri di una donna di nome Lucrezia Borgia. Questo diario
fu redatto nelle settimane antecedenti alla sua morte, avvenuta il 24 giugno
del 1519. Lucrezia Borgia ha scritto questo diario per lasciare ai suoi figli
un ritratto del mondo in cui ha vissuto.
Il ritratto
che ci viene offerto è contradditorio e contrastante: Lucrezia, passata alla
storia come cortigiana e assassina, durante tutta la sua vita venne allo stesso
tempo calunniata e lodata, denigrata e invidiata, ma sempre a testa alta visse
quel destino che la condannava alla stessa sorte del padre e del fratello.
Nonostante tutto questo non ha mai cercato di discolparsi, di rinnegare le sue
azioni e i momenti di debolezza. In un’epoca nella quale la religione non è più
intimità ma ostentazione, Lucrezia con l’aiuto di alcune mistiche cerca di
rileggere la sua esistenza sanguinaria e violenta, per trovare una strada di
purificazione, magari anche di perdono per poter arrivare a dio.
Nel romanzo
sono raccolti tutti quei ricordi che compongono la sua vita, scritti di
nascosto, in fretta, durante le prime ore del mattino o all’alba.
Lo
scrittore-storico Joachim Bouflet, ci fa entrare con una sottile e
accurata delicatezza in un mondo complesso e facendoci accorgere che è molto
più simile al nostro contemporaneo di quanto si pensi: quello delle corti
italiane di fine quattrocento. Equilibri precari, potere come gioco e come
mezzo per aspirare a qualcosa di irraggiungibile (forse onnipotenza?),
intrighi e giochi delle parti in lotte e contrapposizioni senza
fine.
L'autore
rimane affascinato colpito dalla figura di Lucrezia fino al punto di volerne
raccontare la vita, le passioni e gli errori attraverso un diario vissuto in
prima persona. Un diario segreto che mette a nudo Lucrezia in un dialogo
continuo con il lettore che a volte, per la vicinanza al presente, sente di
aver davanti un personaggio attualissimo. Un personaggio dei giorni nostri.
Vi ho premiate sul mio blog ^^
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