Recensione di LATTE DI RAGNO di Jessica Ravera
Latte di Ragno
di
Jessica Ravera
Asia, giovane ragazza bellissima, sensuale, graffiante, con una vita
spregiudicata in una Milano dalle mille fragili chimere, viene costretta
dai genitori, una sorta di caricature impersonali e grottesche, a
trascorrere le sue vacanze estive nel paesino di mare della nonna,
teatro della sua infanzia dolce e non ancora corrotta.
Il contrasto fra presente e passato, le crisi depressive, il
desiderio di emozioni a ogni costo, la porteranno a un intenso spaccato
della sua vita, scandito da profonde e distruttive autoanalisi ed
effimere ricerche di piacere.
Recensione:
“Latte
di Ragno” è un intenso racconto, carico di emozioni sviscerate con semplicità.
Il tormentato viaggio interiore di Asia, alle prese con le sue ansie e la sua
fragile anima. Un contrasto netto tra la facciata di ragazza emancipata e alla
moda e quell’Asia con il suo fuoco interiore che vorrebbe ardere, che lotta per
non spegnersi e che ha bisogno di essere alimentato dall’affetto sincero e
dalla comprensione di un caldo abbraccio. Il Ragno che si insinua incurante nel
suo corpo, come un parassita, tesse le sue viscide ragnatele per privarla della
voglia di vivere. Il Ragno, in contrasto
con il forte spirito di sopravvivenza, che spesso ha la meglio. Una ricerca
inconscia, quella della protagonista, di essere al centro dell’attenzione, di
apparire, di trovare uno scopo preciso, mettendo alla prova gli altri e se
stessa. Per comprendere che forse, questo Ragno, un giorno, potrebbe essere
eliminato, sconfitto, affrontando la vita privandola da superflui fardelli.
La
Ravera ha saputo cogliere quelle sfumature lievi e audaci e destreggiarsi con pensieri
intimi, apparentemente incoerenti, che talvolta ognuno di noi condivide.
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