Recensione + intervista: UN INCONTRO D'AMORE di Antonio Capolongo

Recensione + intervista: UN INCONTRO D'AMORE di Antonio Capolongo


UN INCONTRO D'AMORE
Antonio Capolongo



Titolo: Un incontro D'AmorE
Autore: Antonio Capolongo
Pagine: 150pag
Editore: Arduino Sacco Editore

Introduzione:

Ti cattura fin dall’introduzione, diretto e sobrio. Il registro aulico conduce il lettore in un’atmosfera dai tratti antichi. Quando la storia diventa vivida è impossibile non sentire le emozioni che vivono Sofia e Marcello palesarsi sul proprio corpo, attraverso brividi e, in certi punti, sobbalzi del cuore. È triste, è romantico, è inverosimile e… commovente. Fino alla fine tiene il lettore ancorato alle pagine del libro e lo rende ansioso di partecipare alla sorte dei due protagonisti.”


Recensione a cura di Stefania Scarano:

Come recita il titolo, si tratta di una storia d'amore scaturita da un incontro, il caso che innesca un colpo di fulmine.
Eppure Marcello e Sofia sono fidanzati da anni, come si spiega?
Scatta qualcosa, si conoscono, si cercano, non capiscono fino in fondo ciò che succede loro ma vogliono provarci. Lasciano i rispettivi partners per provare a stare insieme ma, il paese è piccolo, le voci corrono, le famiglie fanno pressioni e così il loro amore appena nato finisce calpestato e si spezza.
Provano a tornare alla loro vita prima di quel fatidico incontro ma non ci riescono, hanno bisogno di sentirsi, di scorgersi anche se di sfuggita e si logorano per mesi fino allo stremo.
Un amore tormentato che ne segna la fine di altri del passato, le convenzioni, i pettegolezzi, riusciranno poi i due a stare finalmente insieme? L'amore può e deve trionfare su tutto il resto?
Potremmo rispondere "dipende", chissà come la pensano i protagonisti! Bene, questo lo lascio scoprire a voi.
Un numero ricorre nell'intero romanzo, il 5, giorno in cui Marcello e Sofia si incontrano ma, anche, data di giorni in cui accadono ai due innamorati sia cose belle che brutte, fino a ritrovarsi a diventare anniversario o mesiversario, che dir si voglia.
Numerosi i riferimenti filosofici e letterali, magari difficili da cogliere per qualcuno ma che di certo a me hanno fatto un gran piacere.


Incontro con l'autore:
Antonio Capolongo è nato a San Paolo Bel Sito, in provincia di Napoli, nel 1968. E’ laureato in Economia e Commercio e lavora presso una società per azioni ma il percorso “logico” non ha occupato tutta la sua vita... La passione per la scrittura affiora in lui nell’anno 2007, quando incomincia a dedicarsi sia alla prosa che alla poesia. Riguardo a quest’ultima, sin dal primo approccio, rimane affascinato dal verso endecasillabo. Ha composto infatti vari sonetti, alcuni dei quali presenti in diverse antologie poetiche.

I libri che accolgono le sue poesie:


- La fanciullezza vedo sorridere e danzare (Myricae. Collana di poesia contemporanea ispirata ai temi della poetica pascoliana), Editrice Zona - Arezzo;


- Castelli, magico mondo…, edito dal sito Budur info – Ariccia;


- Antologia Premio Laurentum 2010 – Roma;


- Il Mare, casa editrice Il Ginepro – Cagliari;


- Antologia Mario Dell’Arco 2011, Accademia G.G. Belli - Roma;


- Le Poesie di IoRacconto 2010, AssoPiù EditoreFirenze;


- Come un granello di sabbia, PensieriParole – Padova;


- I quasi adatti - Istituzione Biblioteche del Comune di Parma, edito da ilmiolibro it Gruppo Editoriale L'Espresso Spa – Roma.


In merito alla prosa, oltre ad Un incontro d’AmorE che è il suo primo romanzo, pubblicato dalla Arduino Sacco Editore, ne ha scritto un altro, ora al vaglio della casa editrice.


Intervista all'autore a cura di Stefania Scarano:


  • Diciamo che il contenuto di questo romanzo esula dalla sua normale professione, si può dire che in lei convivano due anime?
La risposta potrebbe essere insita nella domanda. Essendo io, infatti, un neofita della scrittura, quando ho traslato, per la prima volta, i miei pensieri sulla carta, non ero in grado di stabilire a quale genere appartenesse il mio scritto. Ero soltanto capace di distinguerne la forma, sapevo cioè di scrivere in prosa piuttosto che in poesia.
Apprendere, quindi, da chi si imbatte nelle righe dei miei scritti, che si tratta di un romanzo o di un sonetto mi permette di conoscere di più su quelle parole che vado incasellando sui fogli.
Le racconto un aneddoto. I fogli, sui quali scrivo l’ordito dei miei scritti, sono quelli cosiddetti da riciclare, prodotti in ufficio. Su di un lato, dunque, ci sono i numeri, sull’altro, le parole. Due lati di una stessa medaglia, o due anime, come le ha appellate lei nella domanda.


  • Cosa l'ha spinta a scrivere ad un certo punto della sua vita?
L’entrata della scrittura nella mia vita, avvenuta all’età di trentanove anni, è indissolubile dall’incontro con la donna che ha completamente sconvolto la mia vita. Lei, oltre a divenire mia moglie dopo un paio di anni, mi suggerì di trasporre sulla carta le storie che le raccontavo. È così che ho cominciato a scrivere.


  • Leggendo le sue note biografiche ho trovato delle analogie tra lei e Marcello, è davvero così?
Marcello ed io abbiamo in comune la legge, più precisamente il diritto, presente nelle materie dei nostri rispettivi corsi di laurea, Giurisprudenza per lui, Economia per me. Intorno alla legge orbita la mia vita. Per Marcello diventa il faro che illuminerà la sua strada, soprattutto quando forze avverse faranno di tutto per offuscargliela.


  • Ha sperimentato sulla sua pelle una storia d'amore simile a quella del romanzo?
I tormenti d’amore inaspettati, spesso lasciano un segno indelebile nel cuore, in maniera particolare se causati da persone che intromettono nella vita, e quindi, nei sentimenti altrui. Alcuni di questi tormenti ho vissuto in prima persona, di altri ho osservato le dinamiche. Sia i primi che i secondi ricorrono nelle vicende di Sofia e Marcello.


  • Può fare qualche accenno al suo prossimo romanzo?
Volentieri. Nel prossimo romanzo tratto il tema del lavoro. In particolare tento di raccontare la vita di alcuni lavoratori, della provincia di Napoli, sui quali incombe uno dei più disastrosi eventi che si possa abbattere su un essere umano, la perdita del posto di lavoro.

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