recensione Il Silenzio dell'Onda

Il silenzio dell'onda 
RECENSIONE “IL SILENZIO DELL’ONDA”

Titolo: Il Silenzio dell’Onda
Autore: Gianrico Carofiglio
Editore: Rizzoli
Pagg.: 300



Roberto Marías, carabiniere impegnato per anni in complesse indagini sotto copertura, si trova improvvisamente senza più punti di riferimento, davanti all’impossibilità di convivere con una doppia identità, e di affrontare un dolore inestinguibile che lo ha profondamente segnato. Ad un passo dalla tragedia, e dopo essere stato momentaneamente sospeso dall’Arma, egli inizia a raccontarsi davanti ad un analista in un percorso psicoterapeutico, per riprendere familiarità con se stesso e il suo indistinto e confuso passato che aveva cancellato per non affrontarne i ricordi.
Roberto ripercorre a passi lenti e faticosi tutta la sua vita a partire dall’infanzia trascorsa negli Stati Uniti dove aveva imparato il surf dal padre: la conoscenza del mare, del momento migliore per cavalcare l’onda e governarla per giungere a riva.
E la realtà che aveva completamente rimosso incomincia lentamente a prendere vita fuori e dentro di lui, in un processo di riconoscimento e riappropriazione di quanto lo circonda: cose semplici, quasi scontate come lo sgorgare dell’acqua da una fontana, la lettura di un libro,  la pioggia e il sole, la città con i suoi monumenti che si presentano a lui in una veste inusuale. Tutto gli appare diverso, intriso di una luce nuova e confortante.
La vita di Roberto si intreccia con quella di Emma, donna gravata da un forte senso di colpa, e con  Giacomo, un ragazzino che vede la realtà attraverso i sogni intessendo un dialogo costante con un amico immaginario. Giacomo diventerà la chiave di volta del cambiamento di Roberto, consentendogli di trarsi dalle sabbie mobili dell’esistenza.
Tra il detto e il non detto, nello sfumarsi dei rapporti fra padre e figlio, fra uomo e donna, fra passato e presente, la prosa di Gianrico Carofiglio è come un’onda. Essa percorre tutto il racconto - si alza, s’increspa, si erge minacciosa, si distende e si placa. Un’onda che silenziosa ci trascina nel mondo del protagonista mentre egli attraversa, spesso in apnea, il fiume fangoso della vita. Ma sarà proprio l’onda a riportarlo a galla, quando dovrà affrontare la sua sfida più grande: quella con se stesso.

Maria Irene Cimmino

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