recensione: NON VOLARE VIA di Sara Rattaro

Per essere straordinari non è necessario nascere perfetti.


Titolo: Non volare via
Autrice: Sara Rattaro
Pagine: 224 pag.
Editore: Garzanti Libri

Trama: Matteo ama la pioggia, adora avvertire quel tocco leggero sulla pelle. È l'unico momento in cui è uguale a tutti gli altri, in cui smette di sentirsi diverso. Perché Matteo è nato sordo.
Oggi è giorno di esercizi. La logopedista gli mostra un disegno con tre uccellini. Uno vola via. Quanti ne restano? La domanda è continua, insistita. Ma Matteo non risponde, la voce non esce, e nei suoi occhi profondi c'è un mondo fatto soltanto di silenzio. All'improvviso la voce, gutturale, dice: «Pecché vola via?».
Un uccellino è volato via e Matteo l'ha capito prima di tutti. Prima della mamma, Sandra. Prima della sorella, Alice. È il padre a essere volato via, perché ha deciso di fuggire dalle sue responsabilità.
All'inizio non era stato facile crescere il piccolo Matteo. Eppure tutti si erano fatti forza in nome di un comandamento inespresso: restare uniti grazie all'amore. Ma è stato proprio l'amore a travolgere Alberto, un amore perduto e sempre rimpianto. Uno di quei segreti del passato che ti sconvolgono la vita quando meno te l'aspetti. Lo fa quando credi di essere al sicuro, perché sei adulto e sai che non ti può succedere. E poi ti trascina nell'impeto di inseguire i tuoi sogni.
Ma adesso Alberto ha una famiglia che ha bisogno di lui. Sandra, la donna che ha sacrificato tutto per il figlio. Alice, la figlia adolescente che sta diventando grande troppo in fretta. Ma soprattutto ha bisogno di lui Matteo, che vorrebbe gridare: «Papà, non volare via».

Questa è una storia che parla di tutti noi, che parla di un amore grande e imperfetto.
Questo è il romanzo di un bambino coraggioso, di un padre spaventato e di una ragazza con i piedi per terra. Ma anche quello di una madre che non ha dimenticato di essere una donna.
Questo è il momento indecifrabile della vita in cui amore, colpa e perdono si fondono in un unico istante.

Recensione a cura di Stefania Scarano:
Alice ha appena avuto un fratellino, Matteo, non lo voleva ma una volta visto se n'è innamorata e scoperto che aveva bisogni speciali, si è impegnata da subito per renderlo un bambino sicuro e capito come la migliore delle sorelle.

Sandra ed Alberto sono i loro genitori, presi dalla condizione del secondogenito hanno stravolto le loro vite, lei ha lasciato il lavoro e lui s'è fatto più distante, spesso preso dal rimpianto per non aver vissuto a pieno il suo primo amore.

Quando Camilla, l'amore giovanile di Alberto, si rifà viva, i loro sentimenti riemergono e li travolgono fino al giorno in cui Alice li vede e la bolla di clandestinità scoppia tra le loro mani. Alice, turbata, sparisce per diverse ore e la verità raggiunge presto anche Sandra.
Riusciranno i due a mantenere unita la famiglia e ricucire lo strappo tra di loro? Lascio a voi scoprire il se e il come.

Gli eventi si svolgono principalmente in una giornata con ampi feedback sul passato e poi vedono l'evolversi delle vite dei protagonisti pochi anni dopo tale fatidica giornata. Il tutto è visto con gli occhi dei quattro componenti della famiglia anche se il vero narratore è il capofamiglia, Alberto. Di tanto in tanto ci sono dei titoli per dei macrocapitoli e questi non sono altro che regole del gioco degli scacchi, una passione che si trasmette di generazione in generazione nella famiglia.

L'autrice è riuscita benissimo a calarsi nei panni maschili, quelli di marito e padre che in genere sono diversi da quelli di madre e moglie.

Si tratta, quindi, della storia di una famiglia che affonta i problemi ordinari e quelli straordinari come posso essere la disabilità o il tradimento. Il messaggio finale è che, nonostante tutto, la famiglia è ciò che davvero conta e non importa da cosa sia rappresentata o da chi sia formata perchè è l'unione di tali persone e i sentimenti d'amore che le caratterizza a farne la sua forza.

Una bella storia seppure non facile o spensierata che ho letto tutta d'un fiato.

Esplicativi, alla fine, sia la nota dell'autrice che l'intervista a lei fatta.

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