recensione: UN SOGNO D'AMORE AL RITZ - STEPHANIE DES HORTS

Titolo: Un sogno d'amore al Ritz
Autrice: Stephanie Des Horts
Pagine: 280 pag.
Editore: Piemme
Trama: Una donna di gusto non rifiuta il diamante più raro. E Jeanne, che di gusto e di diamanti se ne intende, sa che diventare l’amante di Louis Cartier è sicuramente un’offerta che non si può rifiutare.Di Cartier per le mani ne ha già avuti tanti, tutti doni dei molti uomini ricchi che ha avuto da quando è arrivata nella Parigi della Belle époque. Alle amanti, alle cocotte come lei, si regalano gioielli sfarzosi, soprattutto nel momento dell’addio. Ma questo è un Cartier vero.Ne ha fatta di strada, Jeanne, dall’umile casa nelle Fiandre agli sfarzi del Ritz, dei vestiti lussuosi, delle notti folli, dei Picasso e dei Matisse, delle Folies Bergère e del Casinò. Puoi avere tutto, l’importante è non innamorarsi mai, mettere al riparo il cuore, questo le ripetono le amiche.Infrangendo la regola, Jeanne si innamora di Louis alla follia, ricambiata. La loro è una passione travolgente, è ammirazione e ispirazione reciproca. Lui diventa il suo pigmalione. Perché Jeanne non è come le altre. Ha qualcosa in più, è una visionaria, una maga, una che sa leggere nei sogni delle donne e trasformarli in gioielli innovativi e irresistibili. Ma, come accade spesso alle donne che amano appassionatamente, per lei non solo le rose, anche i diamanti, hanno le spine.

Recensione a cura di Stefania Scarano:
Siamo nella Parigi degli anni ’40 e Jeanne finisce in prigione perché sospettata di essere ebrea ma, in verità, per aver sfidato il regime nazista con un gioiello simbolico che sembra appoggiare le idee della Resistenza.
Jeanne odia i tedeschi e non solo perché hanno invaso mezza Europa, arrestato molti suoi collaboratori prima di lei ma, perché uno di loro, travestito da benefattore, ha distrutto la sua famiglia e segnato indelebilmente la sua infanzia.
Jeanne, trova quindi strano, il giovane tedesco che le porta i pasti in cella, si dimostra sempre gentile con lei e sembra voglia dirle qualcosa, ma cosa? Con la mente torna quindi alla sua infanzia e ci racconta come dalle Fiandre fugge verso la Francia con Pierre, un marchese dedito ai vizi e con nessuna voglia di onorare gli impegni militari o di famiglia.
Il matrimonio è impossibile viste le diverse estrazioni sociali e così Jeanne si ritrova ad essere una cocotte ovvero un’amante mantenuta ed è a Parigi che ritrova sua sorella Charlotte che se l’è cavata nella stessa maniera.
Dopo Pierre il marchese, verrà Pierre il barone aviatore, un altro amore non ufficializzabile che cederà presto il passo all’appassionata relazione con Louis Cartier, un genio della gioielleria che la introdurrà in quel mondo facendone una vera star.
Sebbene borghese e divorziato, nemmeno Louis riuscirà a fare di Jeanne una “donna onesta” mentre Charlotte finirà col diventare una Lady inglese.

Si attraversano le due guerre mondiali, anni di ristrettezze ed altri di lustro ed eccessi dove il lusso la fa da padrone e i gioielli diventano un mezzo di comunicazione.

Il titolo mi aveva indotto a pensare si trattasse di una storia romantica e invece è una sorta di biografia di questa donna instancabile ed appassionata, innamorata fino alla fine dei suoi amori ma soprattutto del suo lavoro, il figlio metaforico che non ha mai avuto.

Una lettura interessante, assunta tutta d’un fiato potrei dire che mi ha lasciato con il desiderio di un gioiello viste le descrizioni di pietre, montature ed accessori realizzati nel tempo dalla maison Cartier.

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