recensione: QUESTIONE DI DETTAGLI - ASHLEY EDWARD MILLER e ZACK STENTZ
Titolo: Questione di dettagli
Autori: Ashley Edward Miller e Zack Stentz
Pagine: 224 pag.
Editore: Corbaccio
Trama: Colin Fischer ha quattordici anni e pesa cinquantacinque chili. Nella sua vita ci sono alcuni punti fermi: i genitori, il fratello minore, un blocco su cui appunta le sue riflessioni, un tappeto elastico su cui salta per sfogarsi quando gli sembra che niente vada per il verso giusto. Cioè quasi sempre. Perché Colin è diverso dagli altri, la sua percezione della realtà è più intensa. La sua sensibilità maggiore. Infatti i rumori forti gli provocano crisi di panico e non ama essere toccato. Ma è intelligente, curioso ed è un fine osservatore. Sherlock Holmes lo avrebbe voluto al suo fianco perché nessuno è attento ai dettagli quanto lui. E così, quando viene ritrovata una pistola nel bar della scuola, Colin è l’unico deciso a capire cosa è successo veramente. Starà a lui dimostrare che la pistole non è di Wayne Connelly, il bullo della scuola e tormento quotidiano di Colin. Wayne non si capacita del perché Colin abbia deciso di aiutarlo, ma tant’è: al mondo non siamo tutti uguali e capire cosa pensano gli altri resta il mistero più incredibile per tutti…
Recensione a cura di Stefania Scarano:
Voi fate caso ai dettagli? Colin di certo si, lui ha quattordici anni ed è appassionato di indagini per cui trascrive tutto ciò che lo sorprende o turba su un blocco appunti aggiungendo poi la postilla "indagare".
Ogni capitolo si apre con delle note del blocco di Colin sugli argomenti più disparati tra cui la natura dei pescecani che da sempre lo affascina. Colin è affetto dalla sindrome di Asperger per cui agisce in maniera razionale, non capisce spesso le battute o la retorica ed è maniacale nella disposizione degli oggetti nella sua stanza o nelle abitudini.
Un evento sconvolge la normalità a scuola, sebbene sia appena iniziato il liceo, un colpo d'arma da fuoco viene esploso nella sala mensa. Di chi è la pistola? Chi ha sparato e perchè? Colin inizierà ad indagare.
I protagonisti sono per lo più adolescenti e quindi emergono le differenze del fisico e i cambiamenti che riescono a capovolgere tutto anche nel giro di pochi mesi. Colin in particolare nota i cambiamenti in Melissa, sua storica amica che sembra arrossire senza motivo e scatenargli strane reazioni.
Ho trovato un pò ridondanti le note a piè di pagina poichè, seppure interessanti perchè riguardanti vari ambiti, creano un distacco dalla narrazione secondo me e finiscono col distrarre un pò.
Diciamo, però, che queste note si sposano con il modo di essere di Colin, preciso e determinato a comunicare il suo sapere nei vari ambiti.
La storia finisce come in sospeso, il mistero della pistola viene in parte risolto ma restano altri interrogativi ed alcune frasi del narratore fanno pensare che ci sia poi un seguito.
Gli spettri dell'autismo mi affascinano e così mi ha affascinata Colin che sa conquistare i lettori sebbene il suo animo sia stato poco esplorato a vantaggio della sua passione per le indagini.
Ogni capitolo si apre con delle note del blocco di Colin sugli argomenti più disparati tra cui la natura dei pescecani che da sempre lo affascina. Colin è affetto dalla sindrome di Asperger per cui agisce in maniera razionale, non capisce spesso le battute o la retorica ed è maniacale nella disposizione degli oggetti nella sua stanza o nelle abitudini.
Un evento sconvolge la normalità a scuola, sebbene sia appena iniziato il liceo, un colpo d'arma da fuoco viene esploso nella sala mensa. Di chi è la pistola? Chi ha sparato e perchè? Colin inizierà ad indagare.
I protagonisti sono per lo più adolescenti e quindi emergono le differenze del fisico e i cambiamenti che riescono a capovolgere tutto anche nel giro di pochi mesi. Colin in particolare nota i cambiamenti in Melissa, sua storica amica che sembra arrossire senza motivo e scatenargli strane reazioni.
Ho trovato un pò ridondanti le note a piè di pagina poichè, seppure interessanti perchè riguardanti vari ambiti, creano un distacco dalla narrazione secondo me e finiscono col distrarre un pò.
Diciamo, però, che queste note si sposano con il modo di essere di Colin, preciso e determinato a comunicare il suo sapere nei vari ambiti.
La storia finisce come in sospeso, il mistero della pistola viene in parte risolto ma restano altri interrogativi ed alcune frasi del narratore fanno pensare che ci sia poi un seguito.
Gli spettri dell'autismo mi affascinano e così mi ha affascinata Colin che sa conquistare i lettori sebbene il suo animo sia stato poco esplorato a vantaggio della sua passione per le indagini.
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