recensione FINCHE' LE STELLE SARANNO IN CIELO - KRISTIN HARMEL

FINCHE' LE STELLE SARANNO IN CIELO 

Titolo: Finchè le stelle saranno in cielo
Autrice: Kristin Harmel
Editore: Garzanti Libri
Pagine: 363 pp

Trama: Da sempre Rose, nell'attimo che precede la sera, alza lo sguardo a cercare la prima stella del crepuscolo. È quella stella, anche ora che la sua memoria sta svanendo, a permetterle di ricordare chi è e da dove viene. La riporta alle sue vere radici, ai suoi diciassette anni, in una pasticceria sulla rive della Senna. Il suo è un passato che nessuno conosce, nemmeno l'amatissima nipote Hope. Ma adesso per Rose, prima che sia troppo tardi, è venuto il tempo di dar voce a un ultimo desiderio: ritrovare la sua vera famiglia, a Parigi. E, dopo settanta lunghi anni, di mantenere una promessa. Rose affida questo compito alla giovane Hope, che non ha nulla in mano se non un elenco di nomi e una ricetta: quella dei dolci dal sapore unico e inconfondibile che da anni prepara nella pasticceria che ha ereditato da Rose a Cape Cod. Ma prima di affidarle la sua memoria e la sua promessa, Rose lascia a Hope qualcosa di inatteso confessandole le proprie origini: non è cattolica, come credeva la nipote, ma ebrea. Ed è sopravvissuta all'Olocausto. Hope è sconvolta ma determinata: conosceva l'Olocausto solo attraverso i libri, e mai avrebbe pensato che sua nonna fosse una delle vittime scampate all'eccidio. Per questo, per dare un senso anche al proprio passato, Hope parte per Parigi. Perché è nei vicoli tra Place des Vosges, la sinagoga e la moschea che è nata la promessa di Rose, una promessa che avrà vita finché le stelle saranno in cielo.

Recensione a cura di Stefania Scarano:
Un romanzo non bello ne interessante ma semplicemente meraviglioso, appassionante e coinvolgente al punto di avere fretta di arrivare alla fine ma allo stesso tempo desiderare che non finisca mai.
Questa è la storia di Hope e della sua famiglia andando a ritroso con le generazioni. Hope ha trentasei anni, ha appena divorziato da suo marito Rob e vive con sua figlia tredicenne, Annie, a Cape Cod, nota meta turistica in cui fa la pasticciera nell'attività di famiglia. Sua madre Josephine è morta da un paio d'anni mentre sua nonna Rose, malata di Alzheimer, si trova in una casa di riposo. Il rapporto tra Hope ed Annie è burrascoso ma l'amore per l'adorata nonna Rose, affettuosamente chiamata mamie in francese, riesce a far trovare loro un punto d'incontro ed andandola a trovare in un momento di lucidità della stessa inizia l'avventura. Rose consegna ad Hope una lista con dei nomi e le dice di andare a Parigi e scoprire cosa è successo a quelle persone. Hope, smarrita, non sa che pensare ma incalzata dalla figlia e dall'amico Gavin inizia a fare telefonate ed, infine, si dirige a Parigi. Lì scoprirà gran parte della vera storia di sua nonna e della sua famiglia tornando in patria alla ricerca di altri pezzi del puzzle.
Non voglio svelarvi altro della trama perchè è molto ricca e finirei per sminuirla.
In questo momento storico in cui l'odio razziale resta vivo e soprattutto i conflitti di natura religiosa sono all'ordine del giorno con persecuzioni a turno tra le varie religioni, un bel esempio di interculturalità, di diagolo e cooperazione tra le grandi religioni abramitiche ovvero islam, cristianesimo ed ebraismo di cui resta traccia nei dolci che Rose preparava e Hope continua a sfornare ogni giorno.
Una grande storia d'amore a titolo universale verso la famiglia, la propria cultura e il vero amore che infonde speranza nonostante le asperità della vita, quelle di un tempo come la seconda guerra mondiale come quelle di oggi e della crisi economica.
Nonostante l'argomento ferisca, sono un'appassionata dell'Olocausto ma non ho mai letto un libro del genere in cui storia e realtà si fondono con amore, avventura e finzione in un mix a dir poco perfetto, capisco ora il clamore internazionale che ha scaturito e spero di vedere presto il film che ne trarranno per quanto, in genere, il libro sia sempre meglio a mio parere.
Scritto in maniera impeccabile sebbene, ovviamente, ne abbia letto una traduzione, le pagine scorrono da sole, la scrittura è fluida nonostante l'intensità dei sentimenti e degli avvenimenti raccontati. Che dire della copertina poi? Semplicemente stupenda, già  lo è di impatto di per sé, leggendo il romanzo poi, ancora di più.


Potete trovare il pdf delle ricette ispirate al romanzo a questo link http://static.repubblica.it/d/download/ricette_di_fine_estate.pdf .


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