Recensione: GULP! - AMEDEO LANDI
Titolo: Gulp!
Autore: Amedeo Landi
Pagine: 74 pp.
Editore: Project
Autore: Amedeo Landi
Pagine: 74 pp.
Editore: Project
Contenuto: Quindici racconti brevi scritti con stampo umoristico e paradossale. Amedeo Landi ci regala un particolare e divertente sguardo sul mondo, critico e sarcastico, che spiazza e fa riflettere. Una raccolta di racconti che affronta, con comicità e fantasia, temi come il lavoro precario, la politica, l'uguaglianza la tv spazzatura.
Recensione a cura di Stefania Scarano:
Si tratta di una raccolta di quindici brevi racconti con tema lo sbigottimento ed in cui trionfa l'ironia. Il titolo è il suo onomatopeico dello sconcerto in certi fumetti e, in effetti, quello è l'intento dell'autore suppongo.
Abbiamo l'arrivo di un nuovo cane in una coppia collaudata che non è quel che sembra; poi è il turno dello studente universitario che sembra sulla graticola per un esame orale, ah come lo capisco!
Ci sono poi: un nonno che usa le parole moderne come fossero offese; il Capodanno con cena a base di rondini grazie agli alieni; un Babbo Natale precario come tutti i lavoratori di oggi; la diversità che genera divi, divinità o ostracismo; le genialate dei politici, tema più che mai attuale; un genio incompreso; un ex poliziotto con velleità da investigatore; dei futuristici viaggi lunari a luci rosse; un monito contro gli odiosi reality e, così via, fino all'assurdità dell'ultimo racconto che, onestamente, non ho ben capito.
Insomma, una lettura scorrevole, insolita ma tutto sommato piacevole. A volte si resta davvero di stucco per il finale, altre ce lo si può aspettare perchè si basa sulla routine di certe situazioni.
Abbiamo l'arrivo di un nuovo cane in una coppia collaudata che non è quel che sembra; poi è il turno dello studente universitario che sembra sulla graticola per un esame orale, ah come lo capisco!
Ci sono poi: un nonno che usa le parole moderne come fossero offese; il Capodanno con cena a base di rondini grazie agli alieni; un Babbo Natale precario come tutti i lavoratori di oggi; la diversità che genera divi, divinità o ostracismo; le genialate dei politici, tema più che mai attuale; un genio incompreso; un ex poliziotto con velleità da investigatore; dei futuristici viaggi lunari a luci rosse; un monito contro gli odiosi reality e, così via, fino all'assurdità dell'ultimo racconto che, onestamente, non ho ben capito.
Insomma, una lettura scorrevole, insolita ma tutto sommato piacevole. A volte si resta davvero di stucco per il finale, altre ce lo si può aspettare perchè si basa sulla routine di certe situazioni.
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