RECENSIONE: "Cose fragili" di Neil Gaiman
Titolo: Cose fragili
Autore: Neil Gaiman
Editore: Mondadori Strade Blu
Pagine: 366
“Ci sono così tante cose fragili dopotutto. Le persone si
spezzano così facilmente, e così i sogni e i cuori.”
Trama: Un circo misterioso terrorizza il
pubblico con una performance straordinaria prima di svanire nella notte,
portando con sé uno spettatore… Due anni dopo American Gods, Shadow va a
visitare una vecchia villa scozzese e si trova intrappolato in un gioco pericoloso
di mostri e omicidi… In un'Inghilterra vittoriana appena un po' alterata,
Sherlock Holmes si trova alle prese con il più inquietante delitto della corona
mai registrato dalla storia... Due ragazzini si intrufolano in una festa e
incontrano le ragazze dei loro sogni - e dei loro incubi... I membri di un
esclusivo club epicureo si lamentano perché hanno ingerito qualsiasi cosa gli
fosse possibile ingerire, tranne il leggendario, rarissimo ed eccezionalmente
pericoloso uccello d'Egitto... Un incalzante succedersi di invenzioni -
compresa un'avventura ambientata nel mondo di Matrix - affolla questa raccolta
che contiene esattamente il tipo di storie che ci si aspetta da Neil Gaiman:
brillanti, originali, fantasiose, capaci di fare un salto dall'horror al gotico,
di mettere un piede tra i fantasmi e le paure dell'infanzia. Mescolando
mitologia e filosofia antica con l'umorismo più pop, queste storie raccontano
mondi dove niente è come sembra e c'è sempre il rischio di inciampare in
qualche imprevisto, di imbattersi in una vecchia conoscenza, per poi ritrovarsi
a casa, confortati dal riconoscere il più puro Gaiman in ogni pagina.
Recensione a cura di Mariangela Garofano
Cose fragili è una raccolta di racconti, scritta da Gaiman nel
2006, ma inedita in Italia fino al 2014. Chi ama questo autore non potrà fare a
meno di ritrovare con piacere il suo stile, che spazia dal gotico al pop, dal
surreale al mitologico, con finali che sottolineano sempre la fragilità dell’essere
umano, e soprattutto nell’ultimo racconto, Il sovrano del Glen, la continua
lotta tra bene e male. Qui ritroveremo lo Shadow di American Gods, eroe
solitario, imperfetto proprio come tutti gli eroi di Gaiman, che si troverà a
combattere contro un gruppo di ricche e
potenti famiglie, dai passatempi demoniaci. Non tutto ciò che vediamo, è
realmente come sembra. Il male si nasconde ovunque e non è detto che si
distingua dal bene. Strambi ed inquietanti membri di un club epicureo, dai gusti culinari ‘particolari’, che
hanno ormai assaggiato di tutto, si spingeranno oltre ogni limite, per soddisfare
il proprio piacere. Un macabro arlecchino regalerà il suo cuore alla donna che
ama, fino a giungere ad un episodio ambientato sapientemente nel mondo di
Matrix, che rimarca, ancora una volta, le capacità narrative dell’autore nel
mettere davanti agli occhi del lettore grandi verità sul mondo e la condizione
umana, occultate dietro leggende e miti inseriti ingegnosamente nella
narrazione, ma che ad ogni finale non possono non essere notate da chi legge.
Consigliato a chi ama lo urban fantasy e la letteratura escapista. In tutti i
romanzi di Gaiman, infatti, vi è un filo conduttore: sotto lo squallore e la
fragilità del mondo, c’è sempre un mondo fantastico in cui personaggi fuori dal
comune possono rifugiarsi e, a volte, trarre insegnamenti per cambiare il mondo
reale.
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