Intervista: Paola Renelli e "L'uomo dei sogni" - Rizzoli #YouFeel
Se ne sente parlare ormai ovunque nel web e off-line, la nuova collana digitale YouFeel della Rizzoli ideata per compiacere i gusti femminili delle lettrici (e dei lettori) più esigenti sta spopolando. Ma chi sono le autrici che hanno firmato i primi 20 titoli? Oggi andiamo a conoscere Paola Renelli, autrice de "L'uomo dei sogni" - mood: erotico...
Cosa accade quando un sogno riaccende desideri che credevamo di aver blindato dentro di noi per sempre? Emma, dopo la fine della sua lunga relazione con Andrea, chiude il suo cuore alle emozioni per paura di soffrire ancora. Solo la notte la sua mente, libera da pensieri e imposizioni, si abbandona a eccitanti sogni erotici in cui un uomo fantastico le fa provare sensazioni che mai avrebbe pensato di conoscere. Un uomo meravigliosamente perfetto, se solo esistesse. Ma mai mettere limiti ai miracoli che il destino può compiere. Lo sconosciuto che Emma ama solo a occhi chiusi, si rivela presto una persona vera, l’uomo che cambierà la sua vita. Per sempre. Una storia che farà sognare ogni donna, ma in cui sensualità, dolcezza e fantasia non svaniranno al sorgere del sole.
Intervista a cura di Caterina Falchi
1) Dalla sua biografia vedo che dopo
una lunga e proficua attività di giornalista passa ad un certo punto
all'attività di autrice di racconti.
Ci racconti un po' del perché ha
sentito l'esigenza di cambiare attività.
Cosa le dà la scrittura di racconti
che l'attività di giornalista non le dà?
E’ stato un insieme di fattori e tra
questi il fatto che dopo oltre venti anni, tra gossip e giornalismo, diciamo,
più “serio”, o meglio serioso, avevo voglia di tornare alla mia prima e mai
dimenticata passione. Ho sempre amato e letto la cosiddetta letteratura rosa
fin dai tempi dell’università, quando per guadagnare qualcosa ho lavorato da
esterna come correttrice di bozze per una casa editrice che si occupava di
romance. Non ho mai capito chi ne parla male o li snobba pregiudizialmente. Non
si è meno intelligenti, informati e calati nella realtà se si è capaci di
sognare l’amore, da autrici o da lettrici, e finora non ho ancora trovato chi
mi convinca del contrario, anzi. Scrivere articoli non ti consente di calarti
dentro una storia dal tuo esclusivo punto di vista. Un pezzo ha un respiro
corto e gli argomenti sono i più diversi. Scrivere un racconto o un romanzo, invece,
significa poter vivere quella storia, tradurla in parole ed emozioni, dare
spazio alla propria fantasia e ai sentimenti.
2) Se non erro inizia l'attività di
autrice con racconti per note riviste femminili e poi nel 2013 pubblica in
formato digitale il suo primo romanzo erotico dal titolo "Lo
Strappo".
Come mai si avventura proprio in un
erotico e non in un altro genere?
Non è stata una scelta dettata dalla
“moda” del momento. Avevo bisogno di staccare per un po’ da un certo tipo di
scrittura e sentivo proprio l’urgenza di provare a tradurre in parole e capire
come nasce un’ossessione d’amore, una passione che può devastarti o comunque
cambiare la percezione di ciò che sei davvero e di cosa vuoi. L’ho fatto col
massimo dell’onestà possibile, anche utilizzando parole “forti”, cioè ponendomi
davanti a determinate emozioni senza filtri, con un linguaggio asciutto,
diretto, “sincero”.
3) Dopo "Lo Strappo" del
2013, nel 2014 entra nella collana Rizzoli YouFeel (uscita qualche settimana
fa) con un altro erotico dal titolo "L'uomo dei sogni".
Ci parla un po' dei personaggi di
questa sua ultima fatica?
Come ho già avuto occasione di dire,
se “Lo strappo” è un pugno, “L’uomo dei sogni” è una carezza. Nel primo, il
protagonista maschile, Alex, è un bastardo doc che ti rapina l’anima e il corpo
e Julie una donna divisa tra il bisogno di sicurezze e una passione che la
possiede. In questo ebook, “L’uomo dei sogni”, Marco, invece, è l’uomo che
credo ogni donna sogni di incontrare e poi avere accanto per la vita. Il
principe azzurro che è dentro ognuna di noi: affascinante, bello, appassionato,
coraggioso, galante ma anche deciso. Il partner, perfetto, insomma, che però,
dopo essere stato il protagonista dei sogni a occhi chiusi di Emma, si rivelerà
un uomo in carne e ossa. Delusa e ferita da una precedente relazione e quindi
diffidente e chiusa nei confronti dell’amore, Emma sperimenterà con Marco, con
più forza che in passato, una passione già vissuta in sogno.
4) A chi si ispira quando crea e
scrive dei suoi personaggi? Da dove trae le loro caratteristiche?
Spero di non apparire presuntuosa se
rispondo che li “vedo” prima di scriverci su. Le suggestioni arrivano un po’ da
tutto: da quello che ho intorno, da quello che sento, da ciò che leggo, ma
soprattutto fioriscono dentro. Insomma, è come se fossero già lì e aspettassero
di venir fuori.
5) Trattandosi di un romanzo erotico
le scene calde non mancano e sappiamo che per molti autori è facile scadere nel
ridicolo o nel grottesco.
Come ha affrontato la stesura di
queste scene che, pare di no, ma sono estremamente delicate?
Colgo l’occasione per rispondere a
quanti pensano che sia facile scrivere “erotico”. Ho pubblicato per la Delos
Digital un racconto lungo, non un romanzo, “Un amore da prima pagina”, che
potrebbe essere etichettato come un “chick lit”. Ebbene, dal mio punto di vista, è stato molto
meno difficile usare un registro ironico, brioso, che cimentarsi nella
descrizione di una scena erotica, dove l’equilibrio da mantenere è sottilissimo
proprio per non cadere, appunto, nel ridicolo o peggio. Lo scopo che mi
propongo di raggiungere è quello di suscitare emozioni e desiderio all’interno
di una storia d’amore, perché non si
tratta mai solo dell’eros per l’eros. Per
riuscire nell’intento, cerco di sentire le eventuali stonature del testo,
rileggendolo a voce alta e, insomma, “soffro” un po’. Nello “Strappo” il
linguaggio è crudo, ma ha una sua ragione, una sua necessità nel ritmo della vicenda
e rispetto ai personaggi. Nell’ “Uomo dei sogni”, invece, proprio perché si
tratta di una storia diversa che nasce all’interno di una collana, ho usato un
linguaggio più soft, ma spero
altrettanto efficace.
6) In Italia la letteratura
rosa viaggia ancora con il freno a mano tirato, cosa che non succede ad esempio
nei paesi anglosassoni dove il mercato è comunque fiorente. Come si potrebbe
incentivare secondo lei nel nostro paese questo tipo di letteratura?
Come ho già avuto modo di rispondere in
altre occasioni, il primo ostacolo è costituito dalla nostra bellissima lingua,
che non è “esportabile” se non viene tradotta e il mercato anglosassone è comunque
estremamente avvantaggiato in questo. E lo è anche rispetto alla sua minore
difficoltà, e potrei dire anche diffidenza, verso la lettura in digitale. Inoltre,
ci vorrebbe un maggior interesse da parte degli editori nei confronti delle
autrici italiane e in questo la Rizzoli, con questa collana “You feel”, è in
prima linea. Infine, servirebbero meno pregiudizi da parte di tutti. Leggere
rosa non significa ignorare i classici o altri tipi di letteratura.
7) Lei è socia fondatrice di EWWA
(European Women Writing Association). Ci parla un po' di questo progetto e di
cosa si propone di fare?
EWWA è nata a settembre dello scorso
anno come un’associazione di autrici e professioniste del mondo della
comunicazione nei suoi varti settori (stampa, grafica e audiovisivo). I suoi
obiettivi sono: la solidarietà professionale e creativa tra donne che lavorano
in questo settore in Italia e in Europa; la promozione, attraverso una serie di
iniziative, della scrittura femminile a tutto campo; la condivisione di
esperienze tra le iscritte e la loro crescita professionale. Per chi volesse
saperne di più, questo è il link del sito ufficiale di EWWA: http://ewwa.org.
8) Infine la domanda di rito per
tutti gli autori: Quali sono i suoi progetti futuri? Bolle già qualcosa in
pentola?
A parte la mia collaborazione con i
settimanali femminili di narrativa, che continua, ero, sono e sarò una donna
innamorata dell’amore in tutte le sue sfaccettature e mi piacerebbe scrivere
una storia frizzante, che sia in grado di regalare sorrisi e magari anche
qualche risata. Un po’ sul tipo del racconto che ho scritto per il
numero 15 di Romance Magazine, “Mister Meraviglia”. Poi, vorrei anche
dare un seguito allo “Strappo”. Me lo chiedono in molti ed è bello sentire
questo feedback tra me e chi ha condiviso le mie emozioni, dedicando tempo e
attenzione a ciò che scrivo. Posso aggiungere un sorriso e un grazie? J
BIOGRAFIA:
Paola Renelli vive e lavora a Roma. Dopo la maturità classica, si è
laureata in Lettere moderne con una tesi sulla letteratura del Rinascimento. Subito
dopo, ha iniziato il suo lavoro di giornalista collaborando inizialmente come
freelance con numerosi settimanali e mensili (tra cui, Cosmopolitan, Più Bella, Donna Moderna, Capitale Sud).
Poi, dal 1986, ha lavorato come redattore per testate giovanili. Quindi,
dal 1992, per oltre quindici anni, ha coordinato la redazione del settimanale
di attualità e spettacolo Vip, quindi
è stata redattore del settimanale Il
punto.
Nel corso della sua carriera di giornalista ha intervistato i più noti personaggi
italiani della cultura, dello spettacolo e della politica (tra cui, Roberto Gervaso,
Luciano De Crescenzo, Vittorio Sgarbi, Carla Fracci, Margherita Hack, Pupi
Avati, Tinto Brass).
Dal 2012 è passata dall’attività giornalistica a quella di autrice di
racconti per note riviste femminili.
Nel 2013, per la casa editrice Eroscultura, è uscito in ebook il suo
romanzo, Lo strappo, e nel 2014, per
la casa editrice Delos, il racconto Un
amore da prima pagina. Da pochi giorni, per la Rizzoli, collana You feel, è
uscito il romanzo breve “L’uomo dei sogni”.
Ringrazio Caterina Falchi per l'intervista e tutto lo staff per questa bella pagina che "mi racconta" a trecentosessanta gradi. :-)
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