Segnalazione e commento: IL MERCANTE DEL FREDDO di Toni Noar Augello

Buongiorno! Giovedì di sole caldo, un po' ventilato qui nella sede del blog. Per combattere la calura vi segnaliamo un  libro molto interessate... di cui lascio il mio commento-recensione. E colgo l'occasione di mandare a  Giovanni, che era entusiasta di leggere il libro, ma essendo alla prese con la tesi non ce l'ha fatta, un grosso in bocca al lupo!

IL MERCANTE DEL FREDDO
di
Toni Noar Augello


Titolo: Il mercante del freddo
Autore: Toni Noar Augello
Editore: Edizioni Il castello


“Il mercante del freddo” è un romanzo d’avventura ambientato su un Gargano a cavallo dell’Unità d’Italia, di cui quest’anno si celebra il 150° anniversario.

Il niente affatto scontato processo di unificazione nazionale si intreccia con la storia di un commerciante di neve. In un’epoca priva di corrente elettrica, il “nevaiolo” fornisce l’unico modo per rinfrescare cibi e bevande. Il suo lavoro conosce due fasi fondamentali: il deposito della neve in profonde buche sulla montagna, d’inverno; la vendita del prodotto, d’estate.

La sua originale attività si troverà sempre più coinvolta nel concitato processo di unità nazionale che pervade la penisola e che, anche sullo sperone d’Italia, muove le coscienze e richiede i suoi sacrifici.

Lo stesso nevaiolo, suo malgrado, dovrà pagare il proprio tributo.

Commento di Luk 
Ambientato in Puglia, a San Giovanni Rotondo, nel triennio che va dal 1857 al 1860 proprio il momento storico dell'affacciarsi dell'Unità d'Italia, IL MERCANTE DEL FREDDO  ci conduce, attraverso la trama e l'abilità dell'autore, nell'esplorazione di un'epoca di povertà. Sono stato quasi rapito:  conoscevo solo in parte, dai libri di scuola, il periodo e ho apprezzato le immagini che si sono create nella mia mente anche attraverso i colori, i suoni e i profumi di una Puglia del passato che non conoscevo.  
Il protagonista del romanzo è Mastro Damù, commerciante del freddo, venditore di neve, ma non solamente questo. L'uomo conservava la neve in delle buche sulle montagne e incredibilmente così poteva essere usata anche nei periodi più caldi. Questo fatto mi ha colpito: un'idea semplice, importante, ma non facile da attuare.
Ho apprezzato i molti riferimenti storici presenti. Dalla citazione dell'alluvione che colpì Foggia nel 1857, al cenno sullo scampato assassinio di Federico II, per arrivare all'eccidio del 1860.
Questo romanzo è quasi una sorta di reportage dell'epoca, scritta con precisione e scorrevolezza, descrivendo la vita delle persone e non solo l'algido fatto storico.
Molti i personaggi che si susseguono e ognuno di loro è piacevolemente caratterizzato.
Alla fine mi sono sentito arricchito. 
Questa lettura mi ha molto interessato perchè si evoca un'epoca non così lontana che fa parte della nostra storia.
Lettura consigliata!
Per info: clikka qui!

L'autore:










Toni Noar Augello nasce a San Giovanni Rotondo nel 1977.

Passando per un’infinita girandola di lavori, completa gli studi in legge e supera l’esame di stato da avvocato.

Nel 2009 ha pubblicato, per Zona editrice, Sto cercando di smettere, racconto generazionale  disincantato e autoironico sulla provincia italiana.

Questo è il suo primo romanzo e cade nel 150° anniversario dell’Unità d’Italia.





Commenti

  1. Mi sembra davvero un romanzo interessante! Grazie della recensione! :D

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