"Memories of a ruined summer" di Gabriele G. Kaci - L'erudita
Memories of a ruined summer
di
Gabriele G. Kaci
Titolo: Memories of a ruined summer
Autore: Gabriele G. Kaci
Editore: L'erudita
Pagine: 145
Prezzo: € 13,00
"VI ERANO CENTINAIA DI LUOGHI DOVE LA MENTALITÀ ERA, SE POSSIBILE, ANCOR PIÙ ANTIQUATA E INCOMPRENSIBILE DI QUELLA MONTAGNA DOVE GLI OROLOGI AVEVANO SMESSO DA ANNI ORMAI DI FUNZIONARE"
Programmare le tanto attese vacanze estive e
alla fine essere costretti a passarle nella terra d’origine, un paesino
sperduto dimenticato da Dio. È quello che succede al protagonista e io
narrante del libro: un lungo esilio in una terra che non sente più sua,
lontana anni luce dalla civiltà come lui la intende, un luogo in cui il
tempo sembra essersi fermato. A Kruja, questo il nome della cittadina,
il protagonista è costretto a sopportare ciò che più detesta: incessanti
pettegolezzi sulla vita altrui e una religiosità quasi morbosa che
invade tutti gli aspetti della vita quotidiana.
È così che il suo essere vegetariano scatena incomprensioni con la nonna. Le giornate passate al mare a discutere con lo zio se i cambiamenti climatici siano conseguenze dell’effetto serra o compimento del volere divino, i rimproveri ricevuti dai gestori di un fast food per aver affermato che i terremoti siano causati dallo scontro tra placche terresti e non dalla caduta di un capello di Dio, la partecipazione ai matrimoni dei parenti di cui non ha il minimo ricordo e il pavoneggiarsi delle madri su quanto siano brave e belle le proprie figlie, scandiscono le vacanze del protagonista che spesso è costretto a trattenere commenti e battute. Ma c’è molto di più: attraverso lo sguardo disincantato e un’ironia pungente l'autore racconta le tradizioni e le superstizioni di un Paese, ben deciso a non lasciarsi coinvolgere. Forse.
È così che il suo essere vegetariano scatena incomprensioni con la nonna. Le giornate passate al mare a discutere con lo zio se i cambiamenti climatici siano conseguenze dell’effetto serra o compimento del volere divino, i rimproveri ricevuti dai gestori di un fast food per aver affermato che i terremoti siano causati dallo scontro tra placche terresti e non dalla caduta di un capello di Dio, la partecipazione ai matrimoni dei parenti di cui non ha il minimo ricordo e il pavoneggiarsi delle madri su quanto siano brave e belle le proprie figlie, scandiscono le vacanze del protagonista che spesso è costretto a trattenere commenti e battute. Ma c’è molto di più: attraverso lo sguardo disincantato e un’ironia pungente l'autore racconta le tradizioni e le superstizioni di un Paese, ben deciso a non lasciarsi coinvolgere. Forse.
Pagina facebook: https://www.facebook.com/Memori
Lo dovrei leggere tra un pò, mi sembra interessante seppur breve
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