recensione: IN VERITA' E' MEGLIO MENTIRE di KERSTIN GIER


Titolo: In verità è meglio mentire
Autrice: Kerstin Gier
Pagine: 217 pp.
Editore: Corbaccio

Trama: 158 di quoziente intellettivo, plurilaureata, brava musicista, una maga con i numeri, carina, un po' freak e... vedova a nemmeno trent'anni: Carolin trova che la sua vita sia decisamente complicata e che la sua intelligenza rappresenti più che altro un impiccio nella ricerca della felicità. Ha abbandonato il fidanzato Leo per il padre di lui, Karl, uomo ben più affascinante e in grado di apprezzare le qualità di lei. Ma dopo cinque anni Karl muore lasciandola in un mare di guai, primo fra tutti una favolosa eredità di cui Carolin non sospettava l'esistenza, e un esercito di parenti infuriati che la rivendicano. Fra pessime psicoterapeute, farmacisti sospettosi e avvocati minacciosi, Carolin cerca di superare il suo dolore, cavarsi fuori dai guai e, perché no?, trovare l'uomo giusto per lei e a cui non importa se è "troppo" intelligente.

Recensione a cura di Stefania Scarano:
Si può mentire per varie ragioni, principalmente lo si fa per difesa in maniera più o meno grave, più o meno deprecabile. Carolin, la protagonista di questo romanzo, lo fa per farsi accettare, più che mentire lei omette, cerca di nascondere la sua intelligenza per sentirsi normale e non spaventare gli altri. Ex bambina prodigio, plurilaureata, si ritrova a soli 26 anni vedova dopo la dipartita del suo maturo consorte.
La storia è complessa perchè il defunto Karl era il padre del suo primo fidanzato Leo, molto più grande di lei quindi e le aveva taciuto le sue disponibilità finanziariarie che emergono in seguito per dispute sull'eredità.
Carolin si ritrova in un limbo causato dal dolore, dalla costernazione per la sua perdita, dall'incapacità di vivere la sua vita da vedova e così, ospite della sorella, va da una bizzarra psicoterapeuta che in un modo o l'altro riuscirà a farla reagire.
E' un romanzo dolce ma allo stesso tempo triste, la perdita della persona amata non è mai una bella cosa, ovvio, ma si possono riscoprire anche altre cose, altri affetti e magari perdersi serve per poi ritrovarsi più consapevoli e forti di prima.
Una sorta di rinascita e seconda possibilità per essere davvero se stessi ed essere amati per come si è in realtà.
Linguaggio simpatico nonostante la traduzione, trama scorrevole, un'autrice che vorrei approfondire in futuro.

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